Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/112

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106 libro secondo

     Poi vo piú alto ed entro nel gran templo
del sommo Iove, e con la mente mia
a faccia a faccia il Creator contemplo.
     Anche domandi quanta signoria
ha Satanasso; ed, a ciò dichiararte,
105convien con fondamento sappi in pria
     che Dio è primo prince in ogni parte
sempre e di tutto, ed a’ primi motori
la sua virtú comunica e comparte.
     E questi dopo lui sonno signori
110di tutte quelle cose, che ’l ciel move,
perché de’ cieli son governatori.
     Adunque ciò che da influenzia piove,
o che fa ’l tempo, cioè state o verno,
ovver natura delle cose nòve,
     115tutto procede dal moto superno;
e la virtú vien da’ motor primai,
a cui de’ cieli Dio dato ha ’l governo.
     Piú che gli altri motor Satán assai
ha di potenza, e da lui esser mossa
120puote ogni spera ed influir suoi rai.
     E se ogni cosa natural è scossa
dai ciel, che viene in terra, or puoi sapere
quant’ella è grande e ampia la sua possa.
     E, poiché colpa gli fe’ l’ali nere,
125Dio spesse volte l’operar gli toglie,
sí come in Iobbe si poteo vedere.
     Vero è che a certe cose egli lo scioglie,
ché vuol che sia signor sopra la gente
che segue la sua legge e le sue voglie.
     130E tu lo proverai s’egli è possente
coi vizi suoi ed anco s’egli stanca
la carne vostra, quando a lui consente.
     Ma non temere e l’animo rinfranca;
reduci i grandi esempli alla memoria,
135ché fortezza incorona, se non manca.