Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/128

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122 libro secondo

     E non è maggior onta ovver dispetto,
che da quel servo, ch’è avuto in balía,
esser signoreggiato ovver costretto.
     E se per arte di nigromanzia
140il demòn si costrenge ed è legato,
ben lo pò far piú alta signoria.
     E perché in ogni modo, in ogni lato
e’ cerca di fuggir, quinci argumenta
che dal corpo, ove sta, egli è penato.
     145Nell’aer sopra lí, dove diventa
folgore lo vapor, molti ne stanno
e molti fra la gente, ove si tenta.
     Ma nell’ultimo dí dell’ultim’anno
tutti in inferno seranno serrati,
150nel gran supplicio dell’eterno affanno.—
     Noi eravamo insú tanto montati,
che, nove miglia piú andando sopre,
suso nel mondo seriamo allitati,
     perché quel loco solo un cerchio il copre.