Come colui che crede fare acquisto
di quel che piú desia, e viengli invano,
cosí io me scornai e feime tristo. 175E lagrimando ingavicchiai la mano,
e risguardava la nobile ’manza
da un boschetto non molto lontano.
Oh credula anco e fallace speranza,
confortatrice all’uom nelle gran pene, 180che, mentre perdi, acquistar hai fidanza!
Ancor nel core mi dicea la spene:
— Anco avverrá che Filena rimagna,
se a Diana partir gli conviene.—
Poi volle andar la dea alla montagna;
e per non gire, io credo, mille prece 185fece Filena e Rifa sua compagna.
Ella non assentí, ma gir le fece
amendue seco, e Filena lo sguardo
volse a me, andando, volte piú di diece;
e, mentre andava in su, mi gittò un dardo.