Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/20

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14 libro primo

     Come colui che crede fare acquisto
di quel che piú desia, e viengli invano,
cosí io me scornai e feime tristo.
     175E lagrimando ingavicchiai la mano,
e risguardava la nobile ’manza
da un boschetto non molto lontano.
     Oh credula anco e fallace speranza,
confortatrice all’uom nelle gran pene,
180che, mentre perdi, acquistar hai fidanza!
     Ancor nel core mi dicea la spene:
— Anco avverrá che Filena rimagna,
se a Diana partir gli conviene.—
     Poi volle andar la dea alla montagna;
e per non gire, io credo, mille prece
185fece Filena e Rifa sua compagna.
     Ella non assentí, ma gir le fece
amendue seco, e Filena lo sguardo
volse a me, andando, volte piú di diece;
     e, mentre andava in su, mi gittò un dardo.