Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/210

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204 libro terzo

     meritarebbe loda ed anco onore;
65ma, perché le piú volte il buon fa rio,
enfia qui il capo e poco ha di valore.
     Se il terzo vento saper hai desio,
è quel che toglie il grazioso dono,
che ne dá la natura ed anche Dio.
     70Benché da sé sia prezioso e buono,
vostre virtudi se ne porta il vento,
quando da Dio conosciute non sono.
     — Da che di questo— dissi— m’hai contento,
dimmi, perché ’l superbo è tanto grande,
75e perché enfia e fregia il vestimento?
     — Il ragionar che fai, mentre tu ande
— rispose quella— per questa salita,
mi piace, ed io farò quel che domande.
     Superbia è grande, che è la prima ardita
80contra la mental legge e la divina,
e prima fa che non sia obbedita.
     A tutti gli altri vizi ella cammina
e va dinanti e fagli a Dio ribelli
e fa che la sua legge ognun declina:
     85però è maggior tra’ vizi falsi e felli.
Or ti dirò, e fa’ che tu ben odi,
perché si fregia e gonfia li cervelli.
     Superbia puote essere in tre modi,
sí come si dimostra dalla Musa,
90la qual hai letta e che tu tanto lodi.
     Prima è superbia nella mente inchiusa:
questa odia li maggior, questa presume
pomposa, ingrata ed obbedir recusa.
     Ed a’ difetti suoi non vede lume
95e pon mente agli altrui ed è perversa,
iniuriosa e con altier costume,
     con suoi equali, con li qual conversa,
discorde ed arrogante; e lor dispregia
ed onteggiando li minori avversa.