Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/273

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CAPITOLO XV

Trattasi piú in particolare delle specie
e de’ rami discendenti della lussuria.

     — Di questa brutta porca di Lussuria,
bench’abbia in sé materia copiosa,
conviene ch’io ne parli con penuria.
     Da che Natura e Dio la tien nascosa,
5non puote alcun giammai senza vergogna
parlar di sí nefanda e brutta cosa.
     E forse el fece Dio, perché bisogna
che l’Innocenza pura non impari
la puzza occulta di questa carogna.
     10Ma ora li maggiori han fatto chiari
sí li minori e dotti anco in quell’arte,
che piú che i mastri sanno gli scolari.
     Di questo vizio dirò d’ogni parte
in general, ché, se tutto distinto
15volessi dire, impirei troppe carte.
     Il quarto membro (e poi dirò del quinto)
è l’atto, che fe’ Pasife col toro,
madre del mostro chiuso in Laberinto.
     Nel quinto pecca ciascun di coloro,
20che, losingando ovver rapendo, tolle
la vergin ’nanti al suo marital toro.
     E, perché d’esto mal ardito e folle
il futur matrimonio è impedito,
però l’antica e nova Legge volle
     25che quello strupador gli anelli il dito
e facciagli la dote, o che la testa
perda, se quella nol vuol per marito.