Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/372

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366 libro quarto

     Rispose a questo:— Il membro, ch’è coniunto,
da suoi coniunti membri è sobvenuto,
135quando si duole o quando egli è trapunto.
     Se questo a’ suoi coniunti ha provveduto
la nobil e magnifica natura,
cioè che un membro dall’altro abbia aiuto,
     dacché la grazia è di maggior altura,
140che non è ella, e nobil e suprema,
siccome affirma e prova la Scrittura,
     ben può supplire alla mesura scema
del satisfar con quei che son consorti
in caritá nella partita estrema.
     145Cosí li vivi sobvengono a’ morti
con satisfar per lor el pentir lento,
ché ’l tempo d’ire al cielo a lor s’accorti.
     Per questo il Maccabeo mandò l’argento
e fece al tempio offerta e nobil dono
150per lo esercito suo, di vita spento.
     Adunque è santo, pio, salubre e buono
pregar pe’ morti; e pel prego concede
a lor del satisfare Dio ’l perdono.
     E, quando Cristo a Pier le chiavi diede
155d’aprire e di serrare, e capo el fece
di tutti i membri uniti in santa fede,
     il ben, che i membri fanno, ed ogni prece
commise a lui, e può participarlo
ed applicarlo a chi non satisfece.
     160Il ben participato, di cui parlo,
non però a chi l’ha fatto, s’amminora,
né papa a lui porría giammai levarlo;
     sicché, quand’un digiuna ovver che ora
per quei che son in purgatòr puniti,
165fa prode a lui ed a coloro ancora.
     E, dacché li purgati sonno uniti
in grazia con noi e sonno in via,
perché a lor patria ancor non son saliti,