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Seltz, ed in ciascuna si ponga 1 o 2 grammi di fosfato calcare. Poi ad una si aggiungano da 50 a 100 grammi d’una terra argillosa qualunque; ed infine si riempiano tutt’e due simultaneamente d’acqua di Seltz, e si turino. Si conservino in tale stato per otto giorni, agitandole di quando in quando, e si vedrà che, nella bottiglia ove non è terra, l’acido carbonico scioglie il fosfato calcare. Dopo gli otto giorni, e talvolta anche prima, se si sturano le bottiglie, l’analisi (o forse lo spontaneo sviluppo dell’acido carbonico) vi renderà tutto il fosfato di calce posto in digestione nell’acqua semplicemente carbonicata, ma non ne troverete alcuna traccia nell’acqua carbonicata della bottiglia cui venne aggiunta la terra argillosa. Tutto l’acido fosforico venne fissato da questa allo stato di fosfato d’allumina o di sesquiossido di ferro.

13.a Se invece di bottiglie e d’acqua gasosa, si mescola fosfato di calce, ben suddiviso, con terra contenente molti avanzi organici, e che si lasci il tutto in vaso esposto alla pioggia, bastano alcuni mesi per riprodurre lo stesso fenomeno: e tutta l’acqua che sarà uscita dal vaso per infiltrazione, raccolta accuratamente, non mostrerà la minima traccia di fosfato.

Da queste sperienze, continua il Thénard, risulterebbe che il fosfato di calce è l’agente assimilabile, e che l’allumina ed il sesquiossido di ferro sono gli agenti conservatori. — Come dunque arriva l’acido fosforico nelle piante, se, una volta divenuto possesso degli agenti conservatori, non subisce più l’azione dissolvente dell’acqua carbonicata? — Se nelle piante si trovassero sesquiossidi in quantità proporzionali all’acido fosforico che contengono, in mancanza di meglio, si potrebbe momentaneamente credere con Liebig ad un’azione vitale delle piante, le quali, secondo lui, potrebbero assimilarsi materiali solidi allo stato solido, senza la necessità d’una previa dissoluzione. Ma non è così. Le piante non contengono che tracce di ferro, e l’allumina è indosabile, tanto è minima la di lei quantità. Bisogna adunque che l’acido fosforico sia previamente svincolato dagli agenti conservatori per poter entrare nelle piante.

14.a I silicati solubili operano questo svincolo per doppio scambio, formando fosfati solubili.