Pagina:Gaetano Cantoni - Fisiologia vegetale, 1860.djvu/214

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le piante, poichè si nutrono esclusivamente del legno, laddove l’innesto dopo alcun tempo può in parte vivere a spese del terreno, o per lo meno s’appropria quanto viene elaborato dalle radici del soggetto.

Qui potrebbesi domandare quali materiali elaborino le radici d’un soggetto il quale, unitamente alle foglie dell’innesto, conservi porzione delle parti verdi dei proprj rami; e quali materiali si elaborino dalle radici d’un soggetto fornito soltanto con parti verdi dei rami provenienti dall’innesto, il quale sia di specie diversa nell’uno e nell’altro caso. — Una risposta plausibile non manca, ma bisogna riprendere la quistione allo scopo di meglio raggiungere il nostro intento.

Noi abbiamo procurato di mostrare lo sviluppo del germe, la tessitura del legno, ed in qual senso muovasi per esso l’umor ascendente; abbiamo provato, che l’umore nutritivo è quello che ascende pel tessuto legnoso; abbiamo veduto che la vegetazione d’una pianta si può risolvere in quella separata di ciascuna gemma, considerandole come germi seminati sull’alburno. Si è detto, parlando dell’innesto a gemme, come proceda la germinazione ed il germogliamento delle gemme che sorgono sul tronco o sui rami, e da qual parte prendano il nutrimento. Ora ci resta a dimostrare come le gemme d’una pianta, dopo un certo tempo, non si possano considerare come esseri parassiti, concorrendo esse medesime ad aumentare i materiali che introduconsi nella pianta a profitto del volume di questa. Se si osserva quanto avvenga appena al disotto del punto dove fu praticato l’innesto, si vedrà formarsi un ingrossamento procedente in basso a guisa di V; questo ingrossamento però cessa d’aumentare, allorquando la corteccia dell’innesto siasi perfettamente congiunta e riunita colla corteccia del soggetto.

Ebbene, esaminando quell’ingrossamento si scorge es-