Pagina:Gaetano Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855.djvu/125

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120 della verza.

400 a 700 quintali di foglie verdi, secondo il clima, il concime e le cure che si ebbero. Le foglie contengono il 92 per cento di acqua, ed otto per % di materie secche, le quali allo stato umido contengono 0,28 per % di azoto. Cento di foglie allo stato normale corrispondono 0,28 di fieno. Queste foglie però devono usarsi piuttosto pel mantenimento delle bestie da latte che per quelle da lavoro, poichè nelle prime aumenta il prodotto del latte, mentre per le seconde non fornisce quel complesso di elementi necessario a riparare il dispendio della carne e della forza muscolare.

§ 860. Fra le piante di questa famiglia, coltivate per foraggio verde, havvi il cavolo navone ed il rutabaga, appartenenti alla specie brassica napus ossia al colzat con radice voluminosa. Tanto il navone quanto il rutabaga tengono un posto di mezzo fra la rapa e la verza, avendo essi larghe foglie come il cavolo, e radice sviluppatissima più ancora della rapa; sarebbero cavoli rape a grandi dimensioni. Al navone, per vegetare vigorosamente, basta una temperatura di +9, ed al rutabaga una temperatura molto minore, tale che desso continua a vivere anche nel verno, appena che non geli.

La spiegata convenienza dei rutabaga sul navone, fece andare quest’ultimo in dimenticanza, per il che io mi fermerò sulla coltivazione del primo, la quale poi non differisce da quella del navone.

La radice del rutabaga, dedotta l’acqua, contiene 0,17 per % di azoto allo stato normale, per il che riesce alquanto migliore di quella della rapa e di poco inferiore a quella della barbabietola. Le foglie contengono 0,28 di azoto per % allo stato normale, parimenti dedotta l’acqua, e stanno col peso della radice come 68 a 100.

Il terreno pel rutabaga è il fresco piuttosto argilloso, e non necessita di molta calce come il colzat od il ravizzone. Riesce discretamente anche nei terreni a sotto suolo tenace e dissodati di recente.

Il rutabaga va seminato in vivajo e poi ripiantato quando abbia circa quattro foglie, appena che sia passato il timore di forti geli. Il terreno si prepara con un lavoro avanti l’inverno, e con un secondo, previamente ben concimato, prima del trapiantamento. Le linee si tengono distanti 0m,60 fra l’una e l’altra, e le piante sulle linee 0m,40 in modo che in un ettaro se ne contano 41,666. Le altre cure sono le stesse