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178 | del fico. |
fiocchi contengono le larve; raccolti si abbruciano. Tale operazione si fa in primavera.
del fico.
§ 889. Il fico (ficus carica) è pianta che cresce spontaneamente nel mezzodì dell’Europa, e ne abbonda soprattutto l’Italia, la Sicilia, la Spagna, la Grecia ed il mezzodì della Francia. Il frutto di questa pianta è di molto utile, poichè non solo lo si mangia appena che sia maturo, ma eziandio anche dopo, facendolo essiccare; dopo l’essiccazione dura da un anno all’altro.
§ 890. Il fico soffre il freddo alquanto meno dell’ulivo; ciononpertanto desidera posizioni calde, soleggiate, asciutte, difese dai venti freddi, temendo soprattutto i balzi di temperatura. Un freddo di -6° a -8° ne fa perire i giovani rami, ed una temperatura ancor più bassa di -12° a -15° lo fa perire sin quasi al colletto delle radici. Nei climi ove la temperatura non scende mai al dissotto di +12°, può dirsi che produca continuamente foglie e frutti; al dissotto di questo termine perde le foglie, e quanto più la temperatura riesce inferiore, altrettanto più lungo diviene il riposo jemale. In Lombardia il prodotto cessa verso la fine di settembre; le foglie cadono nella seconda metà d’ottobre, e la vegetazione ha luogo quando la temperatura media sia da +8° a +10° circa, incominciando ad ingrossare le gemme verso la fine di marzo od al principio d’aprile. I fichi primaticci, detti fichi fiori e fioroni, maturano in luglio dopo d’aver ricevuto circa 2180° gradi di calore, contando dal primo momento della vegetazione; ed i tardivi od autunnali quando la temperatura media possa arrivare almeno a 21°, e dopo d’aver ricevuto 3500°, o 4000° gradi di calore.
La causa per la quale i fichi fiori abbisognano di minor calore degli autunnali od estivi dipende dal modo di vegetazione della pianta. Infatti vi ho detto che se la temperatura d’un clima non scendesse mai al dissotto di +12°, continua sarebbe la produzione delle foglie e dei frutti, ma che allorquando questa è inferiore cessa lo sviluppo dei frutti, e mano mano anche quello delle foglie, per il che sui rami dell’annata avremo frutti maturi pei tre quarti, metà, od un terzo della loro lunghezza inferiore, secondo che l'estate sarà più