Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/221

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CAPO QUARTO

considerazioni sugli avvenimenti della francia
nel 1718 cagionati da una nuova coniata
della moneta con alzamento del
valore di essa

Stato della Francia nel 1718 — Si propone un alzamento — Vi si oppone il parlamento — Prima ragione del parlamento contro all’alzamento esaminata — Seconda ragione esaminata — Conclusione del discorso del parlamento esaminata — Narrazione de’ contrasti tra la corte e il parlamento — Risposta della corte all’antecedente discorso — Rimostranza della Camera de’ conti esaminata — Rimostranza della Camera de’ sussidi — Risposta che meritava l’antecedente discorso — Donde nasceva l’errore del parlamento e dell’altre corti — Quel che seguì dall’alzamento fatto.

Siccome quanto si può dire sull’alzamento fu tutto in Francia nella minore etá di Luigi decimoquinto con grandissima contenzione d’animi disputato tra il parlamento e la corte e seguito da gravissimi accidenti, io stimo cosa non inutile il ricondurre qui ad esame le proposizioni dell’uno colle risposte dell’altra; tantoppiú che l’esempio di una nazione potente ed ingegnosa istruirá piú di qualunque ammaestramento.

Era la Francia nel 1718 oppressa da’ mali che la guerra ultima aveale cagionati, i quali, sebbene non ne durassero le cause, non essendo stati medicati mai, duravano ancora e s’andavano sempre incrudelendo. Filippo d’Orléans, reggente e zio del re, uomo d’animo grande, era non meno afflitto del male che incerto del rimedio. La persecuzione data a’ finanzieri avea vendicata in certo modo la rabbia popolare e saziatala, ma non