Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/301

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capo primo 295


non errare nel nodo della disputa, basterá, prima d’ogni altro, risolvere i seguenti quesiti. In ogni paese, dove la restituzione dell’equivalente si misurasse sempre coll’egualitá del peso del metallo senz’altra considerazione, è certo che gl’imprestiti sarebbero difficili e rarissimi. Ora, se per eccitare gli uomini a prestare, una compagnia di ricchi mercanti si risolvesse d’assicurare coloro che prestano, mediante un tanto per cento pagato da chi prende in prestanza, sarebbe lecita o illecita tale assicurazione? Dopo risoluto questo, s’ha da risolver l’altro quesito. Se colui che presta, non curando sicurtá estrania, risedesse egli stesso il prezzo dell’assicurazione, cambierebbe natura il contratto e da giusto diventerebbe peccaminoso?

Vengo ormai a parlare dell’interesse per quella parte che riguarda l’arte di governare. Intorno a che imprima è manifesto esser desiderabile che gl’interessi, tanto giusti quanto ingiusti, soliti a riscuotersi in una cittadinanza sotto qualunque titolo, sieno quanto piú si possa piccoli e moderati. Ho uniti insieme i contratti buoni e i cattivi; perché il rimediare a’ mali col solo timore delle pene eterne e colla riverenza della religione non s’appartiene alla politica, la quale sará ridicola e sciocca, se tutta s’abbandonerá sulla pietá. La morale guida gli uomini dopo miglioratigli e fattigli virtuosi: la politica gli ha da riguardare come lordi ancora e coperti delle loro ordinarie passioni. Perciò conviene al principe provvedere che anche lo scellerato usuraio, volendo, non trovi a prestare con grossa usura; e sará sempre piú lodevole quando impedisce le colpe che quando le castiga.

Per render bassi gl’interessi, secondo l’esposto di sopra, basta evitare il monipolio del danaro e assicurare la restituzione. Perciò non è stata la sola abbondanza de’ metalli preziosí che ha sbassate e quasi estinte le usure da due secoli in qua, ma principalmente la dolcezza del governo quasi in ogni regno goduta. Sieno le liti brevi, la giustizia certa, molta industria ne’ popoli e parsimonia, e saranno tutti i ricchi inclinati a prestare. Lá dove è folla di offerenti, non possono esser dure le condizioni dell’offerta. Cosí saranno i poveri trattati senza crudeltá.