Pagina:Galiani, Ferdinando – Della moneta, 1915 – BEIC 1825718.djvu/371

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I

La versione, per cosí dire, ufficiale circa la storia della composizione e della pubblicazione del classico trattato Della moneta ci è data dal medesimo G. nell 'Avviso premesso alla seconda edizione, da noi riprodotto sopra in Appendice1, e che quindi ci risparmieremo dal riassumere. Né infliggeremo al lettore la minuta esposizione di tutte le discussioni avvenute fin qui tra gli eruditi, per assodare se e fino a qual punto la versione data dal G. sia conforme al vero. Di tutto ciò abbiamo avuta occasione di occuparci in piú opportuna sede, alla quale rimandiamo chi di siffatte dispute brami avere precisa notizia2. Ricorderemo soltanto che il risultato di cosí lunghe controversie, durate un buon secolo e mezzo (giacché fin dal 1751 si cominciò a negare al G. la paternitá della sua opera capitale), è che il fondo del racconto galianeo corrisponda perfettamente a veritá: semplicemente egli, per una malintesa vanitá letteraria, come tacque qualcosa che avrebbe dovuto pur dire, cosí abbellí qualcos’altro con frange, che valessero a fargli conseguire maggior copia di applausi tra la numerosa schiera dei suoi entusiastici ammiratori.

Verissimo, per esempio, che, con quel suo cosí agile e precoce ingegno, che faceva di lui giá un uomo di scienza e uno scrittore nell’etá in cui abitualmente si va ancora a scuola, riuscisse a scrivere, egli proprio ed egli solo, tra i venti e i ventun anno, un’opera la quale fece compiere all’ancora impubere scienza economica un passo da gigante, e che pur oggi, dopo tant’acqua

  1. Si veda p. 355 sgg.
  2. Si veda Fausto Nicolini, Intorno a F. G. (Torino, 1908, estr. dal Giorn. stor. d. lett. it.), p. 2 sgg.