Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/103

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— Ma sicuro: io non domando di meglio.

— Ebbene, papà mio: ti confesso che non mi sento punto disposta a questo matrimonio, combinato così alla cieca, come se si trattasse d’estrarre un numero alla lotteria.

— La fortuna entra sempre in tutte le vicende umane.

— E se mi toccasse un numero cattivo? Per lo meno, mi pare che non si dovrebbe precipitare nulla. Non sono poi una zitellona, da correr dietro a un marito, per paura che scappi.

— In quel che dici, devo riconoscerlo, c’è molto buon senso, e potrei anche darti ragione; ma io sono vecchio e pratico di mondo, e mi domando: sotto questa tua resistenza, non ci sarebbe qualche cosa