Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/104

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di nuovo, che mi nascondi? Vedi che anch’io sono schietto.

Bice abbassò gli occhioni cerulei, sorrise amabilmente e arrossì.

— Ah, dunque si nasconde qualche cosa al «caro papà» al «carissimo babbino mio»? Male, male: una figlia come te, non deve avere nessun sotterfugio, con un padre come sono io. Voglio dunque sapere, e bada che indovinerei, se mi celassi, in tutto o anche in parte, la verità.

— Io non rispondo nulla, — replicò Bice con tranquillità piuttosto apparente, dominando la propria emozione, — del resto, farei male a fingere, perchè so che voi.... sapete quello che vi potrei dire.

— E come lo sai?

— Perchè me lo figuro. Quando intesi che il conte Tibaldi....