Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/105

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— Dunque siete in corrispondenza? — gridò l’ammiraglio, battendo il pugno.

— Ma no, papà mio: non t’inquietare, perchè non c’è nulla di male. A Firenze, il conte mi fece comprendere la simpatia che gli avevo ispirato. Quando seppi dunque che era venuto a Livorno, che desiderava vederti, parlarti.... quando vidi che tu stesso andavi a fargli visita, supposi.... una cosa naturalissima....

— Non tanto naturale: quel Tibaldi, per tua regola, è un prosuntuoso, un insolente.

— Che dici mai? non è possibile....

— Possibilissimo.

— Se è quasi più timido di me: tanto riguardoso: fin troppo.... non osa dire una parola che non sia misurata.

— Ah sì?... e sai che questo signore