Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/214

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— Guardie, soccorso!

Arrivò Mario, che non capiva niente in quella colluttazione e afferrò per il colletto l’ufficiale, che si divincolava furiosamente, facendosi lacerare l’uniforme. Così, tra tutti e due, riescirono a spingerlo fuori dal portone, appunto mentre giungeva di corsa una guardia di pubblica sicurezza, che stava facendo l’asino a una venditrice di aranci.

L’ammiraglio, che ancora stava a letto, sentì del baccano di fuori, ma s’imaginò che fosse una rissa di monelli o di vetturini e proseguì la sua lettura dei giornali, sorseggiando il caffè, tanto più che quella cagnarata giungeva assai smorzata di tono a lui, che aveva la camera verso il giardino.

L’ufficiale, incespicando nello scalino, era mezzo scivolato a terra, e si rialzò