Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/216

Da Wikisource.


— Ma andate a farvi friggere anche voi.

— Si manca di risbeddo all’agende dell’autorità! non sendo più nulla....

— Ma io sono il capitano....

— Non è vero, è una mascherata! — strillò Gennaro.

— Gabidano o non gabidano, abbiate la combiacenza di seguirmi con le buone in quesdura!

E non ci fu verso! Il capitano, bestemmiando, risalì sulla carrozzella; la guardia si pose a cassetto, e Gennaro seguì a piedi la vettura, dopo aver consegnato la scopa a Mario con lo stesso gesto con cui gli avrebbe consegnato lo scettro del sacro romano impero.

Mezz’ora dopo Mario credeva d’impazzire.