Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/39

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— Come mai quell’orso d’ammiraglio, nel Grand Hôtel?

— Fa specie anche a me: sarebbe lo stesso che veder voi entrare in chiesa.

— Eppure, ci vado spesso.

— Dunque peccate assai?

— Voi non siete il mio confessore.

— Ma sarei lieto.... di prepararvi dei materiali per lui.

L’ammiraglio attraversò il vestibolo, senza guardare in faccia a nessuno. Era un uomo piuttosto alto, alquanto corpulento, eppure ben proporzionato. Il viso maschio, di lineamenti pronunziati ma regolari, era incorniciato da due scopettoni folti, crespi e grigi, come i capelli, e due sopraccigli ispidi ombreggiavano lievemente lo scintillìo di due occhi vivaci, penetranti, che non mancavano di dol-