Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/51

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stite avrebbe pensato alla famiglia dell’amico. Io aveva una bimba, egli un ragazzino. Toccò a me essere il padre di suo figlio. E mi fa piacere d’avere esaudito i voti di quell’amico impareggiabile, perchè il capitano Ezio Liberti è degno figlio di suo padre. È marinaio di razza. È stato nelle Indie, al Giappone, in America, sempre in navigazione, da dodici anni, egli non conosce che la vita del mare. Lo lasciai, si può dire, ragazzo: e ora si sarà fatto bello, grande e grosso, forte come suo padre. Mi par di vederlo.

— E vostra figlia è contenta?

— Ma sarà contentona! e dove trovare un marito meglio di Liberti?

— Capisco; ma se non si conoscono?

— Tanto meglio; passeranno il tempo a conoscersi. E come vi dicevo, con que-