Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/78

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Rosa sparisce di corsa, in cucina.

Policarpo fissa sul talma due occhi pieni di lagrime.

La signora Eufemia incretinisce a vista d’occhio.

Policarpo (con gesto pieno di nobiltà e di energia). — Mostriamoci forti e parati sempre, nelle più dure controversie della vita. Mettiti quel talma che ci costa tanti dolori e usciamo. Nulla turbi la nostra festiva giocondità natalizia.

La signora Eufemia eseguisce meccanicamente. Escono tutti e tre.

Poca gente nelle vie.

Policarpo trascina Eufemia, che trascina Agenore, che trascina un carrettino sfiancato mediante un pezzo di spago.

La famiglia De-Tappetti si reca al Pincio. Sono le dodici e mezzo, e in tutto il Pincio non si vedono dieci persone. Policarpo costringe il figlio a leggere i nomi dei grandi uomini in marmo; indi gli infligge un’ammi-