Pagina:Gandolin - La famiglia De-Tappetti, Milano, Treves, 1912.djvu/77

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Policarpo (con voce solenne). — Prima di tutto, dobbiamo andare a spasso, e per via decideremo quale spettacolo convenga alla puerizia. I soli divertimenti educativi dovranno, onestamente, ricreare questo connubio nell’atto che, manoducendo la sua prole, si permetterà di gavazzare, senza intempestivo dispendio.

Entra Rosa con un cencio nero in mano, che butta in braccio alla signora Eufemia.

Rosa. — Ecco il talma con le perline nere.

Eufemia. — Dov’era?

Rosa. — Era.... era....

Policarpo. — Siate veridica nei vostri domestici referti.

Rosa. — Io non so chi ce lo abbia messo, ma era sulla cesta del carbone.

Eufemia. — Il mio talma sulla cesta del carbone!

Policarpo. — Il carbone sul talma della cesta di mia consorte?