Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/132

Da Wikisource.
118 il governo del monaco


A questa non piccola famiglia di — briganti per necessità — vanno aggiunte le numerose e terribili bande assoldate dai preti stessi contro il presente governo italiano — bande abbastanza note e che tante stragi commisero in questi ultimi anni.

Eppure — con tutto questo — io ho simpatia pei briganti!

Le mie simpatie non si stendono certo alle jene assetate di sangue che mutilano i loro prigionieri prima di trucidarli — che bruciano — devastano — distruggono per selvaggio istinto di distruzione. — No! costoro mi mettono orrore!

Ma quei briganti che odiano un governa scellerato come quello dei preti; o simile — che piuttosto di sottostare ai soprusi ed alle umiliazioni — a cui ogni giorno il cittadino è esposto — preferiscono la vita vagante della foresta, senza macchiarsi con furti o con omicidii — quelli là hanno la mia simpatia.

Quando poi all’onesta indipendenza aggiungono l’indole coraggiosa del leone — e si battono valorosamente contro chiunque cerchi sopraffarli — allora non solo simpatia, ma ammirazione si meritano — e francamente — nell’abbassamento presente della nostra gloria militare — io sovente insuperbisco tra me