Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/137

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i briganti 123


nella mente le possibilità di un tentativo per liberarsene — mantenendosi intanto fredda e silenziosa. Non così Clelia — che al brivido d’orrore provato alla minaccia d’uccisione del padre — sopravveniva lo sgomento pel suo onore minacciato dalle parole dell’assassino. Percorse in un lampo colla meridionale sua immaginazione tutto l’orrore della loro situazione — e la disperazione succedendo ad ogni altro senso — si ricordò del pugnaletto — lo impugnò — ed avventossi come una furia sul ladro procace. Giulia, non meno coraggiosa; vedendo l’eroica risoluzione della compagna — assalì il nemico con eguale intrepidezza, e certo — se avessero avuto da fare con lui solo — il brigante era spacciato. — Ma il più vicino dei malandrini afferrò e tenne salda Giulia — in guisa che la povera Clelia trovossi sola a lottare col nerboruto avversario — il quale, benchè ferito in varie parti; era ben lunge dal potersi dire vinto ed atterrato.

Le cose erano a tal punto: — Giulia veniva portata via dal brigante verso la macchia — le due donne mature minacciate da un altro che le teneva sotto la bocca della sua carabina a due colpi — seguivano Giulia, — Manlio, che aveva ricevuto ordini dal terzo di scendere dalla banchina, seguiva la comitiva sotto