Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/151

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quell’ajuto — si vedeva spinto verso la spiaggia — senza governo — ed in pericolo quasi certo di dare contro alla costa — e perdersi.

Cadeva la notte — la costa co’ suoi pericoli era vicina — e Thompson alla disperazione avvertì la signora — che il solo rimedio per evitare un naufragio — era quello di dar fondo all’ancora.

Giulia, coraggiosissima in terra come in mare, — avvolta in un ampio scialle — si teneva sulla tolda osservando il movimento — e delle nubi — e del mare — e del povero legno, che somigliante a persona travagliata, gemeva sbattuto dalle onde crescenti che lo spingevano senza posa verso le scogliere della costa.

L’osservazione del capitano di dar fondo era giusta — ma in quel paraggio — che bastimento potrebbe tenere all’áncora contro la traversia? — Pure altro rimedio non v’era, e Giulia acconsentì. — Già i marinari dalla prora stavan col serrabozze1 nelle mani per lasciar andar l’ancora — quando un grido della nostra eroina fece sospendere l’opera incominciata.

Un primo soffio di Libeccio avea sfiorato la

  1. Corde o catene colle quali si tengon sospese le áncore alla prora.