Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/309

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CAPITOLO L.

IMBOSCATA.

Le parole di Alba mi avevan svelato come un lampo l’orribile delitto. — La raccolsi svenuta, l’adagiai sul mio lettuccio — e per la prima volta potei contemplare tranquillo tutta la soave bellezza di quella sovrana dell’anima mia! Per Dio! sentii quasi menomare il mio abborrimento per l’assassino incestuoso, parricida — alla vista di sì bella creatura! forse cagione innocente di tanto delitto!

«Alba risensando non mi svelò l’autore della morte del padre, nè mi favellò del fratello — ed io per non svegliare in lei reminiscenze dolorose — scansai sempre d’interrogarla.

«Il prete però, credendomi consapevole del suo misfatto, coll’odio immenso che già mi portava, e la gelosia per l’amore d’Alba — mise in giuoco tutte le trame di cui è capace un demone, per annientarmi. — Non