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CAPITOLO LXXI.

LE TRE EROINE.

Tre donne di rara bellezza — sopratendevano alla cura dei feriti — ed al nobile e gentile loro aspetto, noi riconosciamo le nostre eroine: Clelia, Giulia ed Irene. — La povera, la derelitta Camilla — inconscia ancora della perdita del suo Silvio — e coi segni in volto delle passate sventure — ajutava — macchinalmente le tre pietose.

Tutte avevano fatto parte di quel popolo — che — per un pezzo vittorioso — aveva inseguito i mercenarj sino al ponte S. Angelo — e tutte si erano precipitate nel lanificio — quando il popolo respinto si rifugiò e si trincerò in quello stabilimento.

Altre donne del popolo — ajutavano pure e portavano ai feriti quel soccorso che la circostanza permetteva. —

«Ebbene, principe della campagna romana» — diceva Attilio ad Orazio: «ne hai già vedute molte — ma questa pugna che