Pagina:Garibaldi - Clelia.djvu/82

Da Wikisource.
68 il governo del monaco


Se la povertà è un marchio d’infamia per il volgo del tanto per cento — così non è per il genio. — Ma infine i ricchi sono essi la miglior pasta dell’umana famiglia? Dalla stessa storia del nostro povero Muzio — sembrerebbe di no.

E Muzio amava Giulia? Muzio avrebbe dato l’universo per essa, ma — giammai! egli avrebbe ardito di manifestarle l’affetto suo.

Una sera due soldati stranieri avvinazzati assalirono la nostra gentile inglese — nella Lungara — quando soletta tornavasene dallo studio di Manlio — ed a forza volevano trascinarla con loro. — Quello fu il più bel momento della vita di Muzio — che aveva seguito da lontano la bella straniera — egli ferì ed atterrò l’uno: l’altro si diede alla fuga — da quella sera il suo pugnale gli era diventato sacro — e Giulia da quella sera non fu più insultata per la via,

Il giorno stesso nel quale le donne di Manlio avevano stabilito di recarsi al palazzo Corsini — Giulia ascendeva il Gianicolo per fare una visita allo studio di lui. — Da un giovine allievo sapeva la dolorosa storia del maestro — seppe della gita delle donne — ma non potè sapere quale fosse il vero motivo della disgrazia.

Mentre stava meditabonda e perplessa sullo