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Pagina:Garibaldi - I Mille.djvu/338

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314 i mille


— lo amava come figlio — ed ebbe la fortuna di salvarlo.

Che dolore sarà stato quello di Pisacane, uno degli eroici difensori di Roma nel 49 — quando sbarcato dopo un’impresa gloriosa sulla terra che gli diè la vita, tra i proprii concittadini, ch’egli scendeva a redimere dal servaggio con un pugno di prodi! Che dolore, dico, di vederseli aizzati contro per sbranarlo! per distruggerlo!

La stessa sorte successe a Blennio nel 1867 a Subiaco. — Blennio! uno dei più valorosi nostri ufficiali, la di cui missione era di coadiuvare da quella parte alla liberazione di Roma.

Blennio fu fatto a pezzi dalla popolazione suscitata dai preti!... E voi ridete, coccodrilli! chercuti! ammirando l’opera vostra di distruzione. E ben lo sapete, in Italia voi non contate che per la corruzione, l’ignoranza, la distruzione e la discordia da voi fatta perenne tra i figli di questa famiglia infelice!

E perciò noi dobbiamo cessare nell’apostolato umanitario? No, non cesseremo! — e se fia vero il miglioramento umano — come lo promettono i progressi della scienza e della ragione — noi daremo l’ultimo crollo e precipiteremo nella polve il putrido catafalco della menzogna!