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88 primo periodo.

capitano Massimo ed ai suoi bravi liberti subito dopo la mia partenza da quella casa. Moringue, quello stesso che mi sorprese in Camacuan, aveva sorpreso il capitano Massimo, e dopo una difesa disperata di quel prode ufficiale coi suoi lancieri, era pervenuto ad ucciderli quasi tutti. I migliori cavalli erano stati imbarcati ed inviati a Porto Alegre, ed i men buoni uccisi tutti. I nemici avevano eseguito l’impresa con legni da guerra e fanteria, quindi rimbarcati i fanti s’eran diretti per terra colla cavalleria verso il Rio Grande del Nord, sbaragliando tutte le piccole forze repubblicane che trovavansi sparse su quel territorio, o spaventandole. Tra quelle trovavansi i miei pochi marini che furono obbligati di abbandonare la loro posizione e cercare rifugio nella foresta, essendo il nemico troppa numeroso per loro. Anche alla mia povera Anita, dodici giorni dopo il parto, toccò di fuggire col suo pargolo sul davanti della sella, affrontando tempi tempestosi.

Io non trovai più la mia gente e la famiglia al mio ritorno in San Simon, e fui obbligato di rintracciarli nell’orlo d’una selva, ove soggiornavano ancora quando li trovai, non avendo notizie esatte del nemico.

Tornammo in San Simon, e vi stemmo qualche tempo ancora, quindi cambiammo stanza, e la stabilimmo sulla sponda sinistra del fiume Capivari. Cotesto fiume è formato dai differenti scoli dei vari laghi che guarniscono la parte settentrionale della provincia del Rio Grande tra la costa dell’Atlantico ed il versante orientale della catena do Espinasso. Esso prende il suo nome dalla capivara, specie di maiale anfibio molto comune nei fiumi dell’America meridionale.

Dal Capivari e dal Sangrador do Abreu (Sangrador è un canale che serve di comunicazione tra una palude ed un lago o fiume), ove avevamo potuto ottenere e regolare due canoe, facemmo alcuni viaggi alla costa occidentale della laguna dos Patos, trasportando gente e corrispondenze.