Pagina:Garibaldi - Memorie autobiografiche.djvu/442

Da Wikisource.
430 quarto periodo.

ostro per passare il canale guadabile e dirigermi verso la casa della signora Collins.

Nel canale suddetto mi avevano aspettato il maggiore Basso ed il capitano Cuneo, amico mio, che avean supposto il mio passaggio in quella parte; ma il cataclisma mauriziano e la quantità di fucilate che credettero sparate contro di me, li persuasero essere affare finito e io morto o almeno prigioniero. Presero quindi la decisione di ritirarsi alla Maddalena.

Indebolito dagli anni e dai malanni, l’agilità mia era poca tra gli scogli e i cespugli dell’isola della Maddalena. Per fortuna ero illuminato dalla luna, che avrei temuta sul mare, ma che benedivo in quel mio difficile transito, tanto più difficile che avendo dovuto passare il canale guadabile senza scalzarmi per esser irto di punte granitiche, avevo gli stivali pieni d’acqua, e quindi lo sguazzare dei miei piedi nell’umido, cosa ben dispiacevole camminando. In tale stato giunsi con tutte le precauzioni possibili in casa della signora Collins e vi fui accolto generosamente.



Capitolo VI.

Sardegna. — Traversata sul mare. Continente.


In casa della signora Collins, ove ricevetti la più gentile e amichevole ospitalità, io rimasi sino alle sette pomeridiane del 15 ottobre 1867. A quell’ora giunse in casa della signora suddetta il mio amico Pietro Suzini col suo cavallo. Montai, e con quella guida praticissima attraversai l’isola della Maddalena e giunsi a Calla Francese, a ponente dell’isola, ove m’aspettavano Basso ed il capitano Cuneo con uno schifo ed un marinaro.

M’imbarcai ed attraversammo in sei lo stretto che divide la Maddalena dalla. Sardegna, e rimandata la barca alla Maddalena passammo il resto della notte in