Pagina:Garibaldi - Memorie autobiografiche.djvu/81

Da Wikisource.

capitolo ventesimosecondo. 69

l’altra sponda i bovi e cavalli, ma la truppa la schierò sulla nostra sinistra, dietro certe colline che la nascondevano intieramente. Prese tali misure, avendo lasciato un plotone di protezione alla sua catena di tiratori, e scorto ch’egli ebbe la fanteria nostra a molta distanza, retrocesse coperto dalle alte colline sulla nostra sinistra, ed uscendo improvviso con una conversione a sinistra, attaccò l’uno dopo l’altro i nostri plotoni di fianco, e li sbaragliò completamente. Il plotone nostro di sostegno alla nostra catena, che incalzava il nemico colle lancio nei reni, fu il primo ad avvedersi dell’errore; ma non avendo nemmeno tempo di convergere ebbe la sorte di tutti gli altri. Lo stesso successe a tutti, malgrado il coraggio e la risoluzione di Teixeira e di alcuni ufficiali riograndensi valorosissimi; ed in poco tempo la cavalleria nostra presentava il vergognoso spettacolo di un gregge di pecore in fuga.

A me non era piaciuto il lasciare tanto indietro la nostra fanteria, essendo la cavalleria composta di elementi poco fidi, per la maggior parte uomini fatti prigionieri in Santa Vittoria. Perciò io sforzavo i miei fanti a tutta possa per inoltrarli al combattimento, ma invano. Giunto ad un’altura io vidi lo strazio. dei nostri, e conobbi non esser più tempo d’influire sulla vittoria, ma procurare di non perder tutto.

Chiamai a voce una dodicina de’ più svelti e più intrepidi de’ miei marini, che presero il trotto alla mia voce, benché già stanchi dalla lunga e forzata marcia, e li feci prender posizione in un sito forte per fanteria, non solo dominante, ma irto di roccie e di cespugli. Da quel punto principiammo a far testa al nemico, ed a insegnargli che non era vittorioso ovunque.

In quel punto si ripiegò il colonnello con alcuni aiutanti, dopo d’aver tentato ogni sforzo con indicibile coraggio per arrestare i fuggenti. La fanteria col maggior Peixotto, che la comandava ai miei ordini, ci raggiunse nella stessa posizione e fu terribile allora la difesa e molto micidiale al nemico. Noi perdemmo molti