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universale. 103
DE' FORMATORI DE KALENDARII.
Discorso. vj:


D

Iscorrerò succintamente intorno alla materia de i Klendarij, benche oggidì le regole loro son tanto note, quasi per cagione de' Breviarij Romani, et altri ufficij, che poche persone restano adietro, nelle quali possa una tal notitia meritamente desiderarsi. Basta che i formatori de' Klendarij hanno da saper tutte le cose che dirò brevemente, cioè primieramente che cosa sia tẽpo, che non è altro secondo Aristotile, che numero del moto del supremo corpo celeste, che chiamiamo primo mobile, col qual moto il sole è rapito da oriente in occidente, et di novo da occidente in oriente, ove compisce un giorno naturale, et le sue parti sono molte: cioè l'anno: che cõtien dodici mesi, ò cinquãta due settimane, et un giorno, overo trecento sessanta cinque giorni: et sei hore quasi: il mese, che cõtiene quattro settimane, ò poco più: la settimana, che hà vintiquattro hore: il Quadrante, che contien sei hore: l'hora, che si divide in sessanta minuti: il minuto, che si divide, secondo gli Astrononmi, in sessanta secondi; il secondo, che si divide in sessanta terzi, et così in infinito si può procedere per la divisione sessagenaria, benché altri dopo l'hora pongono il punto, che contien dieci momenti; dopo il punto il momento, che contien dodici oncie; dopo il momento l'oncia, che contien quarãtasette atomi, dopo l'oncia l'atomo indivisibile, Di più hanno da sapere, che l'anno è di tre sorti, Solare, Lunare, et Magno. L'anno Solare, ò Romano, ch'è detto anno naturale, è [Divisioni dell'anno.] quel spatio di tempo, nel qual il Sole circonda i dodici segni del Zodiaco, e torna al pũto onde s'era partito; il che si fa, secõdo il cõputo d'Alfonso, in giorni trecẽtosessanta cinque, et hore cinque, e minuti quarantanove, et quasi sedici secondi. L'anno Lunare è quel spatio di tẽpo, nel quale la Luna col proprio moto secondo il suo corso eguale circuisce tutto il Zodiaco, il che si finisce, secõdo Alfonso, in giorni vintisette, hore sette, minuti quarantaquattro, et quasi cinque secõdi; overo che l'anno Lunare è quel spatio di tẽpo che s'interpone fra l'una et l'altra cõgiõtione della Luna col Sole, il qual spatio cõtiene giorni vintinove, hore dodici, minuti quarãtaquattro, et secondi tre; Overo che l'anno Lunare è lo spatio di dodici Lunationi nell'anno commune, e tredici nell'Embolismale; e tale anno Lunare che contiene dodici Lune, cõtiene trecento cinquanta quattro giorni. Onde l'anno solare commune viene a superare quest'anno d'undeci giorni quasi. Ma l'anno Embolismale contiene trecentottanta quattro giorni, et però eccede l'anno solare di diecinove giorni. et alcuni dicono che tal'anno fu rivelato a Moysè da Iddio. Ma nel nostro Klendario si seguita l'anno Solare, e nõ altri. L'anno Magno è quell'anno Platonico, che si cõpisce in quarantanovemila anni Romani, overo in trentoseimila, come altri dicono. V'è un altro anno detto Diseretto, che non è altro che quel spatio di tẽpo che ciascũ pianeta in particolare compisce di circõdare il Zodiaco tutto. All'ultimo v'è un'anno detto Emergente, ch'è oltra l'anno usuale, et comune, quando per qualche caso notabile si computa il tẽpo susseguente; si come i Greci computarono il tẽpo della prima Olimpiade, et i Christiani dalla prima Domenica della Incarnatione. E da sapere ancora, che l'anno del Bisesto cõsta di trecẽto sessata sei giorni, aggiõgẽdosene uno all'anno comune, che cõsta di trecẽtosessãtacinque, et che quest'anno comune si divide in quattro tempi, cioè Primavera, Està, Autữno, et Inverno. La prima quarta è detta calida, hùmida, vernale puerile, e sanguina; et significa la prima età, cioè la puerile, secõdo il cõputo de' Mathematici fino ai vintiuno anni compiti, deve