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DE' FORMATORI DE' PRONOSTICHI.
Tacuini,Lunarij, & Almanachi. Disc. viij.


S

OTTO il nome de' Pronostichi cõprẽderò tutte quell'opere, overo discorsi, et giudicij, che vẽgono fuori hoggidìcol nome di Almanachi, o Calculi di Lunarij, di Tacuini, et cose tali adducẽdo cõ che ragione, o methodo, o sciẽza, ò forma si sogliono far da coloro, che fanno oggidì professione di Astrologo, anzi di stralochi; overo di mathematici, anzi di matti, et scempi veramente più che non fu Mastro Grillo, o che non è il dottor Grasiano da Bologna. Lo scopo di costoro è di buscar cõ queste truffarie gazette, et bizzi solamẽte sapẽdo, che a Rialto si spaccia più di un pronostico o d'un ceretano, che in merciaria qualche compositione fatta da un valent'huomo in Padoa, in Roma, in Bologna, ò in altra città d'Italia principale et perchè la cosa hà buona vuoga, per tutto si sente gridare da ogni bãda pronostico nuovo, overo Tacuino nuovamente formato sopra l'anno corrente. 1584. calculato al modo et horologio d'Italia, overo al meridiano dell'inclita città di Pavia, o di Bologna per l'eccellente Astrologo Tale, che non havendo nome, che passi le muraglie della sua terra, ò città, con una frivola compositione d'un pronostico, si pensa di spanderlo da un Polo all'altro, et di farsi immortale mediante un Tacuino. Et il medesimo nõ s'accorge, che mentre dà fuor a un Lunario, il mondo gli dà nome di Lunatico, mẽtre descrive un'Almanacco, la gente se ne ride come d'un matto, mẽtre compone un Tacuino, ognuno l'ascolta con risa, come se parlasse a Bergamo un Talpino. Che razza di boria è quella, che un foglio di carta si porti per quante piazze, e botteghe e ridossi, e baccane, e barbarie si trovano al mondo? Che tu sij preconizzato da un furfante sù una piazza cõ la cappa distesa per terra, come se fossi il buffone, e la cvetta di tutta la gente ridicolosa? Che la tua imagine si veda con l'Astrolabio appresso, come se fossi un Geometra overo un perticatore da terre overo co i segni celesti descritti intorno alla tua persona, come se fossi signato dai cieli, affinch'ognuno s guardasse dal fatto suo? in che honor ti resulta, che tu sii Fisico talhora di professione, et che ti facci conoscer per dottor di Mathematica dando fuori un Tacuino assai bene infelice, et disgratiato che gloria è la tua rubbar dal Nostradamo le tavole il methodo del Saravezza, la forma da un pittore Veronese le parole da uno Scanno Bolognese, l'essempio da un Lucca Gaurico, per farti tenere un Proclo in cattedra, ò un Albategno presso al volgo, che nõ discerne una pecora da un'asino tanto è discõcio, et inetto nel giudicare? Che specie di laude pẽsi tu di ricevere per allegare un passo d'Haly ò d'Albumosar, di Messalac, di Lepoldo, di Guido Bonatto, che veramẽte nacque un bò (come afferma Lucio Bellantio) nelle cose d'Astrologia, facẽdo risuonar Tolomeo nell'Almagesto, Alpetrago, Thebith, Avenazrà, cõ maestro Ecnodâ, e col mal'anno che Dio ti dia fuor di proposito, e senza alcuna cõsideratione per acquistare credito presso alla plebe, d'essere un'Astrologo in terra, e un Fisico in aria? nõ vedi tu meschino, che il circolo della piazza, non è se non di gente, che si fà beffe del fatto tuo? Chi chiama il suo Tacuino un bugiardello; chi nomina il tuo pronostico, il pronostico del Gonella, chi lo guarda ridẽdo; chi lo legge smattando, chi lo cãta come una letione da pedante; chi lo corre come una favola del Piovano Arlotto; chi lo mãda a gli amici, come una materia nuova da ridere, et da pigliarsi trastullo; e così tu sei il zugo, e l'allocco di tutto il mõdo. Nõ sai che mẽtre discorri de' segni celesti, tu entri col Toro a far spettacolo in piazza al volgo? cõ la libra i salsicciari cõprano i tuoi Almanacchi? col Scorpione sei lacerato da ogni bãda come ignorãte? col Sagittario divẽti bersaglio della lingua d'ognuno? col Capricorno sei chiamato un cornuto? cõ Cancro ognű dice che ti mãgia? cõ Acquario, ognun dice, che ti vada ad annegare? che nõ sai quel che peschi. Però nõ t'alzar tãto d gratia per un gramo Tacuino, che tu messa fuora, iperoche l'honor nõ cõsiste in una ecclisse di Sole, che s'ecclissa la fama di tutto il resto; nõ in un aspetto di Saturno, che ti fa tener per un'humor maninconico; e selvaggio da tutto il mõdo; nõ nel