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FAVOLA PRIMA.




IL RE DELLA CHINA, ED UN FALEGNAME.


Il Re della China ritrovandosi decrepito, risolse di maritare il suo figliuolo eterogenito 1: onde invitò alle nozze tutti i Principi climaterici, tra’ quali vi erano dodici cavalli di frisa 2. E mentre si aspettava lo sportulino 3, il buon vecchio vedendo scemarsi il quantitativo, uscì fuori del Pretorio, dove ritrovò un Falegname, il quale si affaticava a spaccare il monte Tabor, e gli disse: misero, che fai con quell’ablativo assoluto? Non sai, che lo spaccar monti è opera da Monarca? Al che rispose il Falegname. La forza sta nel cervello. Tu, signore, impiegheresti cento servi in quest’opera; ma se il servo non vede il padrone, non travaglia, ed il lavoro non s’avanza. Io comando, ubbidisco, e mi dò soggezione a tutte l’ore; epperciò sono più forte di un’armata reclutante. Allora il Re cominciando a vergere ad inopiam 4, e ritirandosi i nervi, disse: questa mane il maestro ha imparato la lezione.

Moralità.

Plus valere quod agitur etc.