DIZIONARIO MUSICALE
CRITICO-UMORISTICO (I).
Abbigliamento. L’arte del vestire con gusto appropriato
e senza pigliare a scherno la verità del costume
storico, e rispettandola anzi nelle menome particolarità,
dovrebbe essere osservata scrupolosamente, almeno sui
primari nostri teatri cui i governi sono generosi di larghe
dotazioni c privilegi intiniti. Ma troppo spesso veggiamo
i capricci, la vanità, la fantasticaggine degli attori
e delle attrici, in fatto d’abbigliamento, usurpar quell’impero
che una severa edotta direzione dovrebbe esercitare
inalterabilmente. Accade ben spesso il vedere,
nella rappresentazione di un fatto della storia antica o
greca o romana, miste, a cagion d’esempio, delle acconciature
del tempo de’ Crociati o dei Guellì e Ghibellini,
e viceversa nelle azioni spettanti al medio evo i costumi
dell’epoca di Luigi xiv confusi alla ventura con que’ dei
giorni nostri. 11 capo parrucchiere del teatro e il capo
sartore sono i soli oracoli consultati da certi grandi attori
ed attrici melodrammatiche dell’epoca presente, ai
quali nulla importa della appropriata precisione nella
parte decorativa dello spettacolo, purché abbiano potuto
assortire alla bell’c meglio una toelette che dia spicco
alla leggiadria del volto o ai vezzi della persona. Ci ricorda
di aver veduto sulle scene d’un grande teatro rappresentarsi
per parecchie sere consecutive il Bravo di
Mcrcadante, ove una madre figurava (coni’ era in fatto)
di qualche mezza dozzina d’anni più giovane della figlia.
E perchè questo? Perchè l’attrice che faceva da madre
non aveva voluto comparir meno appariscente della rivale!
E simili abusi si tollerano dai direttori! e il pubblico
non se ne risente... e i giornali... oh quanto ai giornali
ne soffrono in pace di ben peggiori!
Le cagioni di questa riproverò anarchia in fatto di
abbigliamento si vedranno alle parole ignoranza, traSC
U15 AGGI VE, VANITA’, DEBOLEZZA, SPILORCERIA.
Applausi (Nel teatro musico).-Dimostrazione di approvazione
manifestata dagli spettatori, ora con battimani,
ora con urbane esclamazioni, ora con voci poco
dissimili dagli* urli, ora col picchiar de’bastoni, soventi
coll’assordantissima Babele di tutti questi eterogenei
elementi. (V. Battimani, Bravo o, Chiamate, Furore,
Fuori). Perciò si distinguono gli Applausi in Unanimi,
Spontanei, Misti, Caldi, Freddi, Baccaneschi, Comprati,
e finalmente applausi di incoraggiumento, e di
prevenzione (V. tutti questi articoli e loro combinazioni
varie).
Unanimi (Applausi). - Segno sicuro che l’Artista ha
qualche merito o intrinseco o estrinseco all’arte, che
guadagna l’animo degli uditori, e questi sono o calmi,
o caldi o freddi (V. queste combinazioni).
Calmi (Applausi unanimi). - Sono sovente indizio o di
una mediocre abilità artistica combinata con evidente
sincera brama di meritare l’attenzione del Pubblico, o
di una mistura di mediocrità d’arte, di aggradevole
aspetto, di modestia, di civiltà, di amore del proprio
dovere. Alcuni di questi pregi accarezzano l’amor proprio
degli uditori e li dispongono ad accontentarsi anche
de’ pochi doni di natura; tante volte arrivano a far anteporre
la mediocrità nell’arte al professorismo o immodesto,
o trascurante il pubblico, o ineducato, del quale
olire non rarissimi esemp.j il teatro lirico. 1 caratteri
fisici che distinguono questa specie di applausi sono
l’uniformità nel modo di manifestarli, il regnarvi una
direi quasi armonia di battimani non assordanti, misti
a qualche Bene; di rado replicali. Essi sono indizio
sincero di civiltà, di bell’animo nell’udienza. L’artista
che li riceve di sovente è sicuro di essere beneviso agii
educati anche fuori del teatro.
Caldi (Applausi Unanimi).-Se la sola bellezza fisica
di un artista femminino giunge ad ottenere di questi
applausi, non si lusinghi della continuazione l’applaudita:
essa vedrà presto discendere la temperatura, e
potrà misurare questo umiliante abbassamento col termometro
variabile della sua epidermide. Ma questi applausi
sono premio costante dell’arte acquistata coll’amore
dello studio, alimentata da’ doni naturali, favorita da
gradevoli sembianze, sostenuta dall’ingegno, onorata
dall’educazione, abbellita dall’onestà. Questi segni
meritati da un’udienza composta di sei ottavi per lo
meno, di persone educate, danno all’artista la sicurezza
eli essere, non solo beneviso, ma ben accolto, desiderato, festeggiato anche fuori del Teatro, e lo assicurano
del consolatorc suono dell’alma pecunia in
contrappunto alla voce della Gloria, ciò che preme non
poco. Questa specie di applausi si riconosce all’irrompere
come salve di moschettcria, appena finito un pezzo musicale,
talvolta dopo una semplice frase eminentemente
melo-drammatica: sono quasi sempre preceduti dal perfetto
silenzio dell’intentique ora tenebant (sempre inteso-rn
un’udienza non rustica, ineducata). Kon sono
misti a grida sgangherate; vengon solo accompagnati da
qualche bravo, brava, bravissimi - Guadagnino gli artisti
i caldi unanimi applausi ed avranno guadagnato
stima, amore, bella fama, e bei quattrini; ma pensino
che questo guadagno non si fa oziando pei caffè o peggio.
Freddi (Applausi unanimi). - Sono per lo più indizio di
un’udienza umana, educata, che ha compassione di
qualche miseria artistica raccomandala al bel cuore degli
spettatori da buone qualità morali, da amabili maniere
dell’artista, tanto più se femminino. Cotali applausi si
distinguono a! moderatissimo romore de’ battimani di
breve durata; non sono mai accompagnati dai Bravi:
(!) Veggansi i N. i e 2 di questa Gazzetta.
Per imprevedute circostanze la persona incaricata
da prima della redazione di questo Dizionario Musicale
non potè continuarlo. Dietro nostra istanza piacque al
nostro collaboratore, il sig. don E. IV. Cattaneo riassumere
il lavoro abbandonato, dandovi principio dalla
parola applausi e promettendo di proseguirlo con suffidente
regolarità. L’Estens.
qualche volta ammettono alcuni di que’ tali Bene di
ambiguo colore che fanno sospettare un po’ di ironia
burlesca; sono per Io più preceduti dal ronzio dialogante
dell’uditorio; d’ordinario cominciano e finiscono come
le fucilate de’ miliziotti terrieri nella festa del patrono.
Gli artisti cantanti che non sanno guadagnar migliori
attestati scenici farebbero prudente cosa col ritirarsi in
tempo dal mare instabile, onde fuggir pericolo di passare
dal freddo al glaciale che confina con Borea sibilante.
Spontanei (Applausi). - Questi sono anche unanimi
in un’udienza incivilita, sono essenzialmente caldi
(V. Caldi-unanimi); escludono ogni idea di prevenzione,
di calcolo; sono un’espressione del cuore degli ascoltatori
che ringraziano quel cantante che seppe divertirli
e commoverli colla dolcezza del canto unita alla polente
verità dell ’azione, che raggiunse il vero scopo
dell’arte bella perchè seppe sentire per far sentire.
Vengono per lo più replicati una volta; soventi sono
preceduti, da qualche Benissimo, Bravissimo, Bracvaa
ma esclamati con voce repressa da chi, non potendo
resistere alla piena del cuore, dimentica un istante che
non si può interrompere il godimento della maggioranza
uditoria senza lesione all’urbanità. Sono perfino qualche
volta preceduti da breve tregua nel moto delle mascoline
farfalle visitatrici de’ palchetti. Queste specie d’applausi
sono premio riservato ai soli cantanti attori favoriti
dalla natura, ben educati nell’arte, colti nello spirito,
e non ignari degli aurei codici di Monsignor Della Casa
c di Melchiorre Gioja.
Misti (Applausi). - Guazzabuglio composto di battimani,
di ziit ziit, di lischj spietati, di bravina,
bravvoo, segno per lo più di poco merito degli artisti,
e senza fallo poi di pòca o nessuna civiltà nell udienza;
segno di prevenzioni appassionate, o di intrighi o di
inonopolj teatrali, di scisma nel cicisbeismo, e simili
povertà umane che fanno nausea al buon-senso,
urtano il sentimento della decenza, disgustano gli uditori
ben educati, e negano al Progresso il biglietto
d’entrata.
Comprali (Applausi). - Illegittimo transitorio acquisto
sul quale mettono pronto sequestro con protesta dei
danni e spese tutti quegli accorrenti al teatro, clic muniti
di due orecchie di giusta dimensione, d’un par
d’occhi educati al bello estetico dell’arte, dotati d’un
cuore di fina fibra, danno ospitale alloggio nel loro cerebro
al buon-senso, al buon-gusto ed al sentimento
di giustizia. Questi applausi sono in generale bacca)teschi
o per lo meno misti (V. Baccaneschi, Misti). Gli
artisti che metton piedi su queste scale per salire in
buona fama e sonora pecunia fanno presto capitombolo
esposti ai disgustosi aiti esecutivi sulla Gloria, sulle
Scritture, sui Quartali, e perfino sull’artistico baule.
Civiltà (Applausi di). - 1 colori caratteristici di questi
applausi sono lo stento, la cortissima durata: più
che al teatro a biglietto tassato appartengono ai teatri
de’Dilettanti, alle accademie musicali a porta gratis,
e soprattutto ai trattenimenti di conversazione (V. Accademie,
Conversazioni). Sono uno sforzo del buongusto,
del buon-senso, del tatto musico degli uditori,
i quali tante volte vorrebbero fischiare spietatamente le
nullità di dilettanti non dilettanti, ma che sono
tirati pel sajo dall’urbanità clic, con fatica immane,
copre della veste dell’approvazione il sentimento della
compassione, e più spesso il meno mite del dispetto.
Baccaneschi (Applausi). - Le grida sgangherate, gli
urli, i battimani con paline a concavo, il picchiar dei
bastoni, i Bravo, Brava cogli a e gli o finali prolungali
come colpi di schioppo in un vallone; ecco gli elementi
di questa specie di applausi che d’ordinario si
sentono ne teatri diurni, ne’ teatri di campagna, non
tanto di rado nelle città provinciali, e qualche rarissima
volta, come per eccezione, negli stessi teatri delle capitali.
Non sono mai segni di vero merito degli attori,
nè di buon gusto nell’udienza mentre poi, senza fallo,
assicurano esser mista di molti individui facenti eccezione
al Galateo. Sgraziati gli artisti che si vedono coronali
da sì bastardi allori! si preparino alle moleste
corone di ortiche. I prezzolati claqueurs, che sono la
vergogna delle platee e de’loggioni, sono i principali
agenti che spingono la race moutonnière a colali applausi,
che mettono in forse se il teatro sia convegno di gente
incivilita o che brama incivilirsi, o piuttosto di facchini,
carrettieri, o simili nemici a vita della buona creanza.
Prevenzione (Applausi di). - Gli attori, le attrici
cantanti che, uscendo dalle quinte vengon salutali da
un concorde battimani devono pensare, ma pensare seriamente.
che se quegli applausi anticipati sono d’ordinario
uò attestato di stima, di bella fama, che vale
ben più che non gli Esimj, gli Egregi, gli Incomparabili
di certi articoli; sono però in pari tempo un avviso
che l’udienza aspetta, pretende molto; c guai!
guaj se l’aspettazione venisse delusa! Per qualche sera
I’ amor proprio degli uditori non permetterà che disapprovino
colui o colei che poco stante applaudivano, ma
nelle susseguenti si comincerà dal non pagar anticipato;
si vorrà prima sentire, e non sono poi sì rari i casi
musico-storici ne’ quali tal artista che coi telegrafi periodici
c non periodici aveva mandato innanzi una fama
plaudente, si trovò in poco tempo sotto il soffio della
zilfolante. L’unico espediente perchè gli artisti possano
sostenere il peso di una buona prevenzione non basata
su fondamenti solidi, si è un chiaro, un manifesto impegno
di fare tutto quanto ponno per mostrarsi grati
coi Pubblico.
Incoraggiamento (Applausi di). - Un Esordiente
che si presenti al cospetto di centinaja, migliaja di leste
varie di gusto, criterio, giudizio e cuore, attente cogli
occhi, colle orecchie ed aventi tutte il diritto di dare
più o meno sensati giodizj sulla voce, sull’intonazione,
sul metodo, sulla pronunzia, sulla declamazione,
sulla mimica, sul garbo, sulla modestia, sulla
figura, ecc,ecc., deve pure trovarsi nel serio impegno, e
dà segno di umanità non meno che di gentilezza l’udienza
che applaude per far coraggio alla modesta timida donzella,
al contegnoso giovine che non si presentino con
quell’aria ributtante della presunzione colla quale alcuni
male consigliati, peggio educati, suppongono farsi valutare
come nati stampati a posta pel teatro, come franconi
scenici, ostentando un coraggio che probabilmente
copre una conigliesca palpitazione. Tengan ben fisso in
mente gli artisti cantanti che se il Pubblico dice loro
con un battimani Fatevi coraggio, onde possiate mostrare
tutta la vostra abilità, non s’intende mai debbano
confondere la franchezza, la sicurezza scenica colla
sfacciataggine del saltimbanco; questa offende l’amor
proprio del Pubblico, che tosto o tardi si manifesta
colla trascuranza,. coi fischi e col lasciar vuote le panche
del teatro.
(Sarà continuato.)
Nicolò Eustachio Cattaneo.
MOVE PUBBLICAZIONI MUSICALI
DELL I. II. STABILIMENTO NAZIONALE P1UVJLEG.0
DI GIOVANNI BICORDI.
15004 In Partitura Fr. 50.
JPairti orchestra
15619 Violino Primo caci, parte Fr. 5
— • Violino Secondo. idem» 3
•— Viole idem n 3
— Basso e Violoncello idem r> 3
— Il Violino Principale e tutti gli
stromenti a fiato, complessi» 54
MAIMIA PADOULA
Melodramma in 3 parti di Gf. Ro§§!
MUSICA DEL MAESTRO
Z’ Opera completa per Canto
con accompagnamento di Pianoforte Fr. 30.
Idem per Pianoforte solo Fr. 18.
CORRADO D’ALTAMIRA
Melodramma isa 3 Parti di €5. Sacchéro
MUSICA DEL MAESTRO
wedmto mm
L-Opera completa per Canto
con accompagnamento di Pianoforte Fr. 30.
Idem per Pianoforte solo Fr. i8.
iimia a>D mm
MUSICA DEL M.°
L’Opera completa per Canto
con accompagnamento di Pianoforte Fr. 30.
Idem per Pianoforte solo Fr. i8.
mi®®
CONTE DI S. BONIFACIO
Melodramma in £ Atti ili T. Solerà
MUSICA DEL M.°
Z* Opera completa per Canto
con accompagnamento di Pianoforte Fr.
Idem per Pianoforte solo Fr. -16.
GIOVANNI RICORRI
EDITORE-PROPRIETARIO.
Hall’5. R. SiaMlissaeBBt© Kasiossale Privilegiato
di Calcografia, Copisteria e Tifiografia Maasseale di ®I©1AK]¥I RICORRI.
Contrada degli Omenoni N 1720.
11