(Supplemento alla Gazzetta N. 20) |
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a soggiungere alcune poche cose in forma
di postille, opportune a chiarire a quali limiti
voglia essere circoscritto il dissentimento
nostro da quanto ebbe ad affermare
il detto sig. Fétis in riguardo alle presenti
condizioni della musica in Italia. B.
«Avant de continuer l’examen auquel
«je me suis livré dans mes premières letti
très il est nécessaire que je dise un mot
«de la polémique qu elles ont fait naître
«dans la Gazette Musicale de Milan. Toute
«question qui touche d’une manière plus
a ou moins directe à 1 amour-propre, diu
sons à l’orgueil d’une nation, y excite
«toujours une certaine émotion. Je ne suis
a donc pas étonné de voir les rédacteurs
«d’une Gazette italienne prendre la dé«fense de la musique de 1 Italie, et faire
des efforts pour atténuer 1 ellet des opiii
nions que j ai manifestées, dans l’erreur
h où ils se trouvaient à l’égard de mes iii«tentions. Ils n’ont vu dans ce que j’ai dit
ii qu’une prévention nationale, un désir de
h rabaisser la musique italienne au profit de
h la musique française (a).Vos lecteurs, monti
sieur, savent ce qui en est: ils savent que
tt les grands artistes de l’Italie, ces illustres
«compositeurs, ces anciennes et belles
tt écoles de chant n’ont pas eu de plus
tt ardents apologistes que moi j ils savent
tt que mon admiration pour ces artistes et
tt ces écoles m’a attiré d’assez rudes adtt
mouestations de la part des partisans
«exclusifs de la musique française ou de
tt l’allemande. J’ajouterai que ceux qui me
tt connaissent savent aussi qu il n y a point
tt de prévention dans mon esprit, point
tt d’étroites considérations d’honneur liait
tional à propos de la culture d un art,
«point d’autre préférence enfin que celle
tt du beau, dont j’ai peut-être acquis le
«droit de me faire l’appréciateur par mon
tt ardent amour pour cet art et par les
«études incessantes d’une vie que je lui
«ai dévouée tout entière (b).
(a) Noi in vero non crediamo punto di avere inauildsialo
questo sentimento, o se mai qualche nostra parola
potè far credere al signor i’étis che noi lo sospettiamo
animato da prevenzione nazionale contro la musica italiana,
lo preghiamo di attribuirlo più che ad altro a 11011
sulliciente esattezza di espressione. Ben siamo persuasi
che in generale gli stranieri nel giudicare delle cose nostre
sono troppo facili ad abbandonarsi ad una severità,
che 11011 sempre, od anzi ben di rado, ei si danno la pena
di giustificare coll’appoggio, dei fatti; 0 per leggerezza
o per albagia, 0 per negligenza il più deile volte, in
parlando delio stato delle lettere, delle arti e de’ costumi
tra noi, ei ci sentenziano di inferiorità e di povertà,
senza punto darsi la briga di mostrare che si sonò occupati
scrupolosamente delle indagini necessarie a dare
ai loro assoluti giudizii il peso di una piena evidenza.
È quindi naturalmente spiegato come avvenga che nelle
pociie occasioni in cui ne accade di pigliar a difenderci
contro le loro accuse, si il facciamo con umor vivo anzichenò,
anche allorquando si tratti di polemiche ispirate
da sulfìceute rispetto alla verità, com’è il caso del
signor Fétis.
(a) Per conto nostro non crediamo di aver dato argomento
al signor Fétis di non crederci persuasi della verità
di queste sue parole. Per la migliore redazione di
questa nostra Gazzella ne accadrà senza dubbio di dovere
ricorrere più volte alle diverse pregevolissime opere
da lui dettate intorno alla lilosolia, alla storia e alla
biografìa musicale, e in tali occasioni si vedrà in quanta
considerazione noi teniamo i severi e nobili suoi studii;
e se mai talora dovremo addimostrarci 11011 al tutto ligi
alle sue opinioni, nò ammettere come incontrovertibili
alcuni fatti da lui esposti in esse opere, riguardanti
l’arte musicale italiana, ciò non vorrà dire die in generale
noi non stimiamo assaissimo la molta sua erudizione
e la non comune sua assennatezza.
Ciò valga anche a schiarimento delle parziali obbiezioni
da noi apposte in forma di note alle prime sue
lettere sulla musica in Italia. In quelle note noi ci siamo
posti in conllitto col signor Fétis, non per quanto si
riferisce al modo in genere col quale egli riguarda lo
stato attuale delle arti musicali tra noi, che per tale
proposito siamo anzi inclinati a dividere in gran parte
il suo rammarico, ma per ciò che è più propriamente
di alcuni parziali suoi giudizii, conica cagion d’esempio
quelli che si riferiscono a Bellini ed alla considerazione in
che egli debbo essere avuto come compositore di genio e
di sapere, sul qual punto abbiamo più specialmente insistito
per dichiararci di opinione al tutto diversa da
«J ai dit dans mes premières lettres, et
■a je le répèt encore, qu’en voyant l’Italie,
a je 111e suis mieux pénétré de la conviction
a que les Italiens sont en général mieux orA
ganisés pour la musique qu’aucun autre
peuple*, qu’ils ont l’instinct de cet art
a au plus haut degré et que cet instinct
leur suffit souvent pour atteindre à des
■a résultats qui sembleraient exiger des con- |
k naissances techniques. Que de fois, j ai!
u entendu des simples amateurs chanter
■a les morceaux les plus difficiles des opén
ras nouveaux., des duos, trios, quatuors,
sans autre guide que leur oreille, sans
u autre étude de l’art du chant que habitude
i6 d’entendre chanter! cependant à l’audik
tion vous les eussiez pris pour des arte
tistes de profession, tant il y avait de
tt sûreté, de nerf et d’entraînement dans
44 leur exécution. Quelles cireostances out
44 pu faire descendre une population ainsi
te faite du rang élevé qu’elle occupait au44
tre fois dans fart? Quelles causes ont
44 opéré la transformation de ses penchants
44 artistiques, lui ont fait aimer le bruit
44 qu’elle détestait, substituer les éclats des
et voix et les cris à h art du chant des Marce
chesi, de Crescentini et de Tacchinardi (c)
44 et preférér la déclamation brique de Fan44
cien Opéra français aux cantilene^ or44
nées de fioritures, qui seules lui plai44
saient il y a vingt ans (d)? A la pureté
44 de style si justement admirée dans les
«production des grandes maîtres des écoles
44 de Rome, de Bologne et de Naples, qui
44 donc a pu faire succéder ces suites d’har44
monies incohérentes, ces dissonances
44 sans résolutions,ces modulations forcées?
44 A la richesse des formes, quelles causes
44 ont fait préférer la monotonie de for44
mules? Enfin quelle influence funeste
quella del signor Fétis. Anche sul conto di Donizclti ne
parvero un po’ troppo assolute alcune sentenze del signor
Fétis, e ci Siam quindi provati a porle a conllitto
colle nostre e crediamo anche di aver combattuto con
qualche vantaggio. - Bel resto per tutto quanto ebbe a
aire di Mercauante e di Bacini, 11011 che pei molto severi
giudizii profferiti sui tanti e tanti altri maestri italiani
viventi, dappoiché abbiamo riprodotto il testo delle
sue lettere senza apporvi nota veruna crediamo avere
abbastanza addimostrato che nonjdissentiamo da lui, ma
anzi col nostro silenzio ne pare di avere confermati i
suoi giudizii.
(e) Certamente noi non vogliamo ora affermare, nò
mai abbiamo affermato che al presente l’arte del canto
sia in Italia nel suo più bel flore, nò eli cila segni la via
che meglio può ricondurla al primiero suo splendore!
Ma ad ogni modo la condanna del signor Fétis ne pare
di sovverchio assoluta ed ò questo un altro caso in cui,
se in genere non dissentiamo dall’opinion sua, vogliamo
peraltro invocare dalla sua imparzialità qualche eccezione.
Se ai tempi che corrono l’Italia non può vantare i Marchesi,
i Crescentini, i Tacchinardi, ella è nondimeno
in diritto, e ciò 11011 è poca cosa, di citare con orgoglio
i nomi di Rubini, di Tamburini, di Lablache, di Ronconi,
della Persiani, della Grisi e di alcuni altri valenti,
educati alla vera buona nostra scuola. Ed è poi ancora
sì viva nelle menti de’ giusù e colti apprezzatoli la memoria
di un’esimia artista italiana di incontrastata celebrità
europea, che al certo non è temerità la nostra il
produrla come una gloria dell’epoca attuale. Pur troppo
oggidì una folla di sedicenti virtuosi di canto ingombra
il campo dell’arte e, con reiterati e fatalmente felici escmpii
di rapida fortuna e rinomanza carpila, induce confusione
nelle idee del bello e mira a sconvolgere i principii
del vero buon gusto: ma se invece di limitarsi ad
indicare asciuttamente questo fatto, ormai abbastanza notorio,
il signor Fétis si fosse occupato colla molta sua
dottrina ed acume ad additare le cagioni e suggerire gli
opportuni rimedii al male, di certo avrebbe latto opera
più utile e tale, che, non alcune nostre obbiezioni parziali,
ma la gratitudine nostra e d’ogni più savio cultore
dell’arte sarebbeSi procacciata.
(d) Osserviamo al signor Fétis che se la grossa moltitudine
che accorre ai nostri teatri lirici si compiace del
cattivo genere di canto declamatorio esageralo in questi
ultimi tempi venuto in voga, l’eletta schiera de’ veri
buongustai riprova altamente, questa pessima tendenza
e si professa perseverante fautrice della vera buona
scuola di canto, la quale riposa principalmente su una
ben temperata fusione dei modi espressivi, animati e
caldi di verità e giusta misura d’accentazione colla pura
e sobria eleganza, e colla spontanea e naturale modulazione
della "voce. Questo fatto voleva essere accennato
dal signor Fétis, e in tal caso avremmo ommessa anche
la presente obbiezione che crediamo dover porre nel novero
di quelle necessarie, di cui abbiam detto più sopra.:4 semble avoir anéanti sans retour le ve•4
ritable style de la musique d’église, ou
a l’Italie avait acquis une glorie incompa44
rable? Questions plus faciles â poser que
44 a résoudre, et dont la solution exige44
rait de trop longs développements pour
4<. Fé tendue de ces lettres.
44 Mais, suivant la Gazette. Musicale de
44 Milan, ces dégradations de Fart qui me
44 font gémir ne seraient qu’un réve de
44 mon imagination. En vain lui objecterais44
je que j ai vu mes opinions partagées
44 par les artistes italiens même les plus
44 haut placés aux yeux de toute l’Europe,
44 elle ne m’assurerait pas moins que les com44
positeurs, dont elle a grossi la liste que
44 j’avàis données, sont des hommes de gé>5
nie et de talent: que Fart d’écrire n’est
44 pas cultivé avec moins de succès dans
44 îés écoles d’aujourd’hui que dans les an44
ciens Conservatoires et que les éleves de
44 ces écoles ne sont pas moins habiles que
44 ceux des Durante et de Leo (e)-, enfin,
44 aux opinions que j ai avancées sur la
44 valeur de quelques productions drama44
tiques, d’apres l’analyse que j’en ai faite,
44 et qui, je l’avoue, leur sont peu favora44
bles, elle opposerait de simples dénéga44
tions, comme elle l’a fait, et se rejoui44
rait de ni avoir réfuté, corne cela lui est
44 arrivé dans un de ses derniers nume44
ros (f). A tout cela pourtant j’ai une ré44
ponse à faire: c’est que c’est mal enee
tendre les intérêts de sa nation que de
44 vanter son déclin et que on peut ainsi
44 faire naître des doutes sur la réalité des
44 prospérités d’autre fois. Il ne faut pas se
5? servir des mêmes termes en parlant des
44 oeuvres de Cimarosa ou de Rossini et de
44 celles de leurs faibles successeurs*, car sans
44 éléver celles-ci 011 risque d’abaisser les au44
très (g). L’évidence ne se démontre pas,
44 mais elle pénètre dans l’esprit par ce la
44 seul quelle est l’évidence, et y établit
(e) Un solo sguardo che il signor Fétis avesse dato
ai fogli finora pubblicati di questa nostra Gazzella Io
avrebbe persuaso che noi non siamo punto inclinati a
fanatizzarci ciecamente (coin’ei gratuitamente suppone),
per la odierna gloria musicale italiana. A maggior schiarimento
della cosa ripetiamo qui ciò che altra volta
avemmo a dire appunto in occasione della nostra prima
polemica col signor Fétis. «Al par di chicchessia noi
siamo persuasi che ed egli e molti altri distinti stranieri
teoristi e pratici rinomati, non parlano allatto
alla ventura allorachò lamentano l’attuale decadimento
dell’arte musicale italiana; ma se su questo proposito
ci siam preparati a dir delle verità non molto gradevoli
nella mira che abbiano ad essere seme di buoni e utili
frutti, non vorremo però lasciar di opporre le nostre
contrarie osservazioni ogni qualvolta ne parrà che le
sentenze di condanna che si scaglieranno a disdoro dell’Italia musicale d’oggidì escano dai limiti del vero e
sappiano un po’ di sistematica preoccupazione c di nazionale
gelosia».
(f) Ci siamo serviti di simples dénégations a rispondere
al signor Fétis solo là dove nelle sue lettere era
egli caduto in errori di fatto, perocché in simili casi non
crediamo necessarie le discussioni, ma ne pare bastar
debba opporre il vero al falso, cominciando appunto dal
diniegar questo; ci siamo serviti di simples dénégations
là dove, appoggiato alle sole sue analisi a tavolino, il
signor Fétis si arrogò di condannare di intimità alcune
produzioni di maestri italiani dell’epoca presente che,
prodotte alla scena col necessario prestigio della esecuzione,
destarono dovunque le più vive commozioni del pubblico,
e in questo caso ci siam serviti di simples dénégations
perchè crediamo non esserci bisogno di serie
ragioni a provare che il bello de’ prodotti delle arti non
sempre vuol essere pesato sul freddo bilancino della
scienza, ma debbe pregiarsi in proporzione dell’entusiasmo
che vale a suscitare negli animi.
Quanto alla nostra compiacenza di averlo confutato
il signor Fétis vorrà perdonarcela come naturale sentimento
in chi si crede da meno di lui in fatto di dottrina
musicale; e questa compiacenza poi ci ne permetterà di
conservare fintantoché non ci abbia provato che nell’opporre
le nostre alle sue opinioni, nel rettificare le
sue colle nostre asserzioni ci siamo interamente ingannati.
(g) Verissimo! e la schietta severità con cui noi abbiamo
già più d una volta giudicate le cose musicali italiane
e l’alta ammirazione manifestata pei pochi grandi
compositori stranieri dei quali avemmo finora a tener
discorso sono argomento sufficiente a convincere il signor
Fétis che queste sue parole non ponno essere con
giustizia a noi rivolle.
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