Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/110

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j hanno contribuito a rendere il mio soggiorno a Francforl ) utile alla mia istruzione ed a’ miei godimenti musicali, direzione degli studii e delle idee di questo gioc compositore, la sua ammirazione pelle opere deI gli antichi maestri, il suo talento nell’intcrprctarle, il gran merito di madama Hillcr come cantante, le graziose opere di disegno che essa ha riunite nel suo saloli, le mattinale musicali offerte abbastanza frequentemente alle notabilità scientifiche ed artistiche della città, lutto ciò mi lascia delle ricordanze assai preziose ed il dispiacere di non aver potuto trar parlilo per un tempo più lungo dall’amabile accoglienza del signore e della signora Hillcr. Non si può lasciare tali persone che dicendo loro «A rivederci 11. Si, l’anno venturo, io verrò a conoscere più profondamente tutto ii bene che bisognerebbe dirvi a loro riguardo. Addio. J. li. Laurens. CRITICA MUSICALE Giovedì giorno 45 corrente ebbe luogo il quinto esercizio di musica con cui la Nobile Società col più lodevole divisamente pensò ricreare ed inslruirc i suoi membri e quelli appartenenti all’orchestra, loro assembrali, non che le poche persone le quali mosse da soverchiarne anitre per la bell’arte cercarono pervenire a separati posti. L’orchestra composta dal fiore dei nostri professori, dilettanti ed alunni dell’1. 14. Conservatorio, e ben diretta dal valente Ferrara, efficacemente assecondalo dall’egregio Cavallini, a meraviglia diciferò a prima vista una sinfonia di Mozart, l’uvertura del Freijschiltz e la’sinfonia in do minore di Beethoven, ed abilmente interpretò le uverture della Mula di Fonici e del /lei/gente di Mcrcadanlc. So nell’esperimento di cui facciamo parola in quanto a Unitezza di colorito, a preciso accordo, a poetico impulso tutte le pretese non vennero soddisfatte, cosa però si sarebbe potuto aspettare di più da esecutori i quali affrontavano i procellosi scogli del gigantesco Beethoven senza far precedere alcuna prova? Durammo fatica a persuaderci della realtà di ciò che grandemente onora la perspicacia de’scelti nostri istruinentisli. Si diede principio colla Sinfonia di Mozart in re, lavoro squisito, ingegrtoso, pieno di soave espressione induccntc in una indefinibile estasi per la purezza delle melodie e per la chiarezza d istrumentazionc. Venne quindi la nuova uvertura del 1leggente di un ben elaborato adagio, e di un vivace allegro, ma in una sala troppo nel suo complesso pregiudicato dal rimbombante corredo della grossa cassa, islrumento, se pur puossi indicare con un tal nome, che anche in questa circostanza ci persuademmo esser il più delle volle nocivo al giusto effetto musicale. La brillante, inspirata e ben condotta uvertura di Auber fu il terzo pezzo e meglio di ogni altro eseguito. Tenne dietro la magnifica creazione da Weber anteposta al suo Freyschillz, elevato e fantastico proemio che forse nel suo genere non ha pari. Eccoci arrivali al Titano della musica istrumentale.ad udire le sinfonie del quale da molti anni tendeva il nostro vivissimo desiderio: fummo finalmente in parte appagati, i nostri voli ora aspirano ad esserlo completamente. Possa essere dato quanto prima anche al pubblico di godere di questo sublime genere di musica presso lui sì nuovo e si istruttivo, e sorga una volta un’era uovella per Tarlo, anche in Milano I La sinfonia in do minor», al diredi Berlioz, è la più celebre di tutte e forse ii capolavoro di Beethoven; essa nel primo tempo esprime il bollore e lo straziode’senlimenli disordinati che sconvolgono un grande animo in preda alla disperazione. - La sublime melodia con cui s’apre l’incantevole adagio dapprima aOidata alle viole ed ai violoncelli con un semplice accompagnamento di contrabbassi a yixxitato e susseguila poscia da una grandiosa frase degli istromenti da fiato che ripiglia perseverantemente la stessa, e nel medesimo tono dal principio alla fine del pezzo per quante volte e per quanti modi 11 primo tema venga successivamente modificato e variato, non può a parole descriversi. Lo scherzo si profondo per concetto, è interrotto da un trio in cui i contrabbassi remoreggiando quanto è possibile, suscitan quasi un mistico terrore. Prodigiosamente è preparata 1 la esplosione della pomposa marcia trionfale ( passando in maggiore si attacca il finale. Alla quarta battuta (è àncora Berlioz che parla) dell’entrata di qael sto finale una sola volta non avvenne da che ) guiscc in Francia, che l’intero uditorio non siasi in massa! levato in piedi, c non abbia coperto de’ suoi gridi la tonante voce dell’orchestra; la Malibran, udendo per la prima volta questo pezzo, fu sorpresa da un attacco di nervi si violento che si dovette trasportarla fuori della I sala. Divino potere della divina musica! /. C. ii Questa medaglia è stata distribuita a tutti i professori % e dilettanti che presero parte alla notevole esecuzione | del capolavoro di Rossini nella gran sala del Palazzo | | Vecchio. Cosi nell’Alene musicale italiana si promuove ■ I l’arte incoraggiando e rimunerando gli artisti ed eccitan- l doli nello stesso tempo ad opere pie. C I NOTIZIE MUSICALI DIVERSE — Milano. Parlasi con entusiasmo di un nuovo prodigio di precocità musicale, di un fanciullo, di nove anni al dir di taluno già in grado d’improvvisare sul pianoforte i più bei motivi, di leggere a prima vista dei melodici pozzi, di distinguere prontamente qualunque suono ccc., ccc. L’detto consesso di dotti, al cospetto del quale fra noi con meravigliose e sicure prove si produsse, rimase ammirato di questo fenomeno del quale non mancheremo di dare quelle dettagliate notizie clic ci sarà possibile indagare. Intanto annunciamo venirci riferito il boemo Bcnoni aver un degno emulo nel lombardo Ponchielli. — Domenica scorsa in molte chiese furono cantale delle solenni messe in musica: solo a quella in S. Maria de’Servi noi abbiamo potuto assistere, e di essa ne informeremo brevemente i nostri lettori. La nuova musica era composta dal giovane maestro Zuccoli, il quale nel Laudamus e nel Qui tollis mostrò di aver con profitto meditato sopra classiche partiture, clic que’ due pezzi a più voci, largamente sviluppati, dal lato della concertazione e condotta si meritarono clogj, sebbene in essi il vero stile di chiesa non fosse sempre seguito c le fonine si avvicinassero alquanto alle teatrali. Di questo difetto, da cui dovrebbe più clic mai guardarsi chi si occupa della composizione sacra, non andarono esenti nemmeno varj altri pezzi del Gloria ed alcuni del Credo, c più di tutto il Genitori genitogue della Benedizione, che forse sembrava tanto più disconvenire al tempio d’iddio, in quanto era preceduto da una sublime cantilena al Tantum ergo. Quest’ultimo pezzo era eccellentemente interpretalo dai tenori Pasini dalla forte voce, il cui squisito metodo dovrebbe servire di modello a’nostri cantanti, e dal bravo Garzoni conosciuto fra noi per l’energia del suo [fraseggiare. Nulla dico dell’allegro del mottetto, ove assai ci dispiacque trovare innestata una cabaletta del genere di quelle di Ricci c che ci si disse non appartenere al maestro Zuccoli, ila! quale puossi attendere un buon compositore se vorrà aver ricorso allo studio delle ammirabili partiture sacre di Cherubini. S’egli nel giorno di Pentecoste nella Metropolitana avesse udito il magnifico Credo di questo sommo, da prima si maestoso, quindi dalla concentrata espressione di un tenero sentimento passando a quello della più profonda mestizia per irrompere in un grandioso slancio al Ilesurrexit, egli, intelligente com’è, avrebbe esclamato: questa è la miglior musica clic possa offrirsi a Dio. — Ferrara. Ora mai sembra che i nostri poeti melodrammatici siansi fatti accorti del disdoro clic risultava a loro cd all’Italia continuamente ricorrendo ai drammi francesi, clic finalmente ad altra fonte taluno di essi vedesi attingere. L’elevate creazioni dell’incomparabile Alfieri al Bancalari di Genova segnarono la Virginia; dalle stesse ora emanò il Saul di Camillo Giuliani. Questa nuova tragedia lirica venne musicata dal maestro Antonio Buzzi, romano, e vuoisi supporre assai felicemente, le corrispondenze private cd i giornali riboccando di Iodi al compositore. Fra i cantanti sopra tulli dominò il Balzar (protagonista) i cui pezzi furono i più accetti ed applauditi; anche le signore Tavola c Santolini cd il Borioni si fecero onore. — Crema. Un’accademia che lungamente in questa città verrà ricordata diedesi dal professore Boltesini. E inutile ripetere quanti c quali furono le mirabili prove offerte da lui clic, se non per fama, per bravura a non dubitarne, tiene iljpiù luminoso posto fra i concertisti di contrabbasso in:lfalia c fors’anco in Europa, cd allorché eseguisce nell’orchestra per robustezza di cavata sopra tutti i suoi compagni s’innalza. La meraviglia e la commozióne furono generali in ispccie ad un capriccio sulla Beatrice Tenda ove espresse le patetiche c soavi melodie di Bellini in modo da gareggiare

 abile clarinettista produsse non volgare

zione. Il tenore Benedetti nel duo del Ruberia Devereux c più nella cavatina de’ Lombardi alla prima Crociala, per anima c sicurezza di metodo si procacciò ’ vive acclamazioni. (da Lettera) — Roma. La Rivista non volendo dire bene o male la sua opinione sopra i Pirati nuova opera della signora maestra Orsola Aspri-Bolognetti comparsa il 30 maggio al- teatro Alibcrt, se la cava fingendo alcuni discorsi da cui potrebbero dedursi che in quella musica awi strepilo e i cantanti devono sfiatarsi cantando troppo alto (e questi sono difetti che pur troppo riscontransi ili ogni applaudita opera dalia giornata), elio l’esecuzione è stata pessima, ccc, ecc. — Firenze. È stata coniata una medaglia accuratamente condotta dal Fabhris, nella quale da una parte vedesi Gesù che benedice i fanciulli e dall’altra leggesi: LO STABAT MATER DI ROSSINI QUI ESEGUITASI NEL XXVI GIUGNO 4S42 E QUESTO ESEMPIO DI PIETÀ’ BEI PRIVATI, NEL COMMUNÉ, NEL PRINCIPE FIRENZE 4842. — Novara. Per la fausta circostanza dell’arrivo del nuovo vescovo il maestro Coccia immaginò un Te Deum clic si assicura esser degno di annoverarsi fra i più splendidi capolavori dell’.irle: in ispivie In fn-j-i: h:! fi.,mine speravi è superiore a qualunque elogio. a Parigi dai suo viaggio ar— Rubini canta a Pietroburgo con incredibile successo le sue parti migliori;! Otello, la Lucia, i Puritani e la Sonnambula, sono le opere, gra’zie alle quali l’entusiasmo da lui suscitato in Russia va salendo al più completo fanatismo. Oltre gl’immensi introiti da ’ fatti seralmente, egli riceve dei magnifici regali dalle | — l.à Società di musica classica, diretta dal principe j della Moscowa, (4) diede già il suo terzo concèrto. L’Or| feo di Pergolesi, un’aria di Hamdel, VOrfeo di Gluck, | un’aria della Creazione di Haydn, dei frammenti delio; Stabat dello stesso autore, il Misererò d’Allegri, una j antifona a doppio coro di Palestrina, VAlleluia del | Messia di Haindcl, furono i pezzi eseguiti m questo i magnifico concerto. L’esecuzione in generale fu felice, c quella dei cori e dei pezzi d’assieme superiore ad || ogni elogio. La saia ora al maggior segno affollata, egli il applausi i più sinceri, i più clamorosi coronarono le nobili fatiche di questa società, clic avvera gli splendidi | auguri, che s’erano formati quando fu istituita.’! — La Gazzetta Musicale Universale, parlando dekl’Accademia data nello scorso mese a Lipsia dal sij gnor Bazzini, si esprime come segue: * Il sig. Bazzinl l si fece sentire soltanto nelle proprie composizioni, le! quali, come la maggior parte delle italiane di questa specie, vacillano in modo indeciso fra lo stile vocale ed islrumcntalé, sono nondimeno ben appropriate a far valere mollo vantaggiosamente il caratteristico del suo genere di suono. Sentimento, gusto, bel tuono nell’esecuzione di passi cantabili c brillanti, perfetta intonazione c gran maestria nel vincere le più ardile difficoltà, sono proprj in alto grado di questo artista. Egli ci sorprende con altrettanti nuovi clic-felici effetti: cosi per esempio in una Fantasia su molivi de’Puritani, da lui eseguita a solo, nella quale accompagna una lunga | cantilena con pizzicalo di una figura di terzine sulle! corde gravi. Egli ebbe strepitoso applauso». 1 — La stessa Gazz. Mtis. Univ., parlando de’tre | celebri artisti clic diedero ultimamente varj concerti a Copenaghen, dice, essere stati tutti e tre acclamati9simi, ma Ole Bull ebbe ognora un gran numero d’uditori (una volta più di 6000), mentre l’uditorio nelle accademie di Dohlcr c di Ernst era sempre piccolo, i Occorrendo per l’appunto un giorno la festa natalizia

di Ernst, Ole Bull eseguì una serenata innanzi all’abitazione

di quest’ultimo. j| — Allorquando Beethoven fece eseguire per la prima: volta la sua nona sinfonia a Vienna, le spese del conj certo furono tanto elevate, che, malgrado un incasso ’1 di 220’) fiorini, all’esimio artista non’ne rimasero che! soli 300. — L’illustre Heine dice, «non si può più evitare il Pianoforte; esso risuona in tutte le case, in ogni società, di giorno e di notte. Anzi il Pianoforte è l’istrornento di martirio pel mondo galante. Non si può più sopportare l’eterno sonar del cembalo. Questi suoni e battimenti arci-prosaici uccidono il nostro pensare c sentire, diventiamo stupidi ed imbecilli. Questa gran voga del sonar il Pianoforte, le caravane trionfali dei nostri virtuosi di Cembalo sono caratteristiche pel nostro tempo, e dimostrano propriamente la vittoria del meccanismo sull’intelletto. L’abilità tecnica, la precisione d’un automa. -I’uomo-ìstrumento è esaltalo attualmente come la maggior sublimità». — Le sorelle Milanollo hanno dato il 5 giugno il loro decimo concerto e di congedo, nell’I. R. sala di ridotto, a Vienna, in presenza [di numeroso uditorio, con mollo applauso. L’esecuzione del doppio concerto di Spohr, per parte di ambe le ragazze, non poteva dirsi eccellente. Questa accademia era la novantaducsima di questa primavera; l’anno scorso superò il numero di cento in questa medesima stagione. (Gazz. Tsatr.) (4) In uno de’prossimi fotjlli ci occuperemo di proposito dis//uesla società creila allo scopo di rendere omaggio ai sommi compositori antichi. gsa©vASiei RicoBssta ESmBE-PBOl’BIETASIO. BalS’S. BSo StoSsiDSmeaait© Sfaziotsal® SMffii’iilegiaSo c3S ®iìteog*’»Éla, C«gsisi®risa e ’JTSgBOgimffla MiiaieaS® «ES 253C’©H3J3 Contrada degli Omenoni /Y, 4720.