Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/120

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— Altcndcsi a Londra con impazienza il tenore Duprcz che debbe colà debutare nella Lucia e nel Guglielmo Teli. — Al Frincess- Thédtre di Londra si darà quanto prima lo Puits d’amour di Balfe. — Una serata musicale d’un genere affatto nuovo fu data a Londra nel giugno appena decorso. Sul programma erano stampate queste parole «Tombola Concert. - Ciascuno clic acquisterà un biglietto d’ingresso avrà «diritto ad un biglietto di lotteria, clic gli darà la spe■ raiiza di guadagnare un magnifico piano od alcune • ceiitinaja di sparliti musicali del più alto prezzo». Sventuratamente l’artista speculatore,.clic credeva d’aver forse scoperto una nuova e ricca miniera, dovette chiudere la porta della sala per mancanza di pubblico. Dòhler, a cui è morto il padre, resterà a Parigi fino alla fine del mese, e pariirà quindi per dirigersi alla volta di Milano, giacché egli conta di passare in Italia l’epoca del lutto. Dopo,egli ritornerà a Parigi per passarvi l’inverno, contando di dare colà numero di concerti. — Gli ammiratori parigini della musica antica saranno soddisfatti, giacché fra poco sarà rimesso in iscena V Edipo a Colone, nel quale Lcvasscur sosterrà la parte d’Edipo, la Dorus-Gras quella di Antigone, mentre Masso! sarà il Teseo c Mariè il Polinice. — in una delle ultime sedute della Camera dei deputali, si è votato sulle sovvenzioni teatrali nuove ed antiche. Quella dell’Accademia-reale di musica, ossia della Grand’-Opéra, c quella dcH’Opéra-Comique, sono state votate senza quasi nessuna obbiezione. L’Odeon ha pure ottenuti i suoi 60,000 fr. ma l’Opera italiana, clic domandava una somma eguale, fu meno avventurata. La Camera-’, adottando il progetto della Commissione, abbandonò il teatro italiano alle sole sue risorse. Questa decisione, lo citiamo con piacere, eccitò le osservazioni di molti.giornali, clic deplorano quest’estremo spirito d’economia che minaccia di privare la Francia della più grande scuola musicale clic possa desiderarsi, giacché alla fine senza gli artisti italiani questa nazione non avrebbe forse ancora ne un’arte propria, nè avrebbe cercato di formarsi dei metodi di canto, che lodano meno contro il buon gusto e, diremmo quasi, contro il buon — . Il comitato storico attaccato al ministero dell’interno (Parigi) è chiamato a dare il suo assenso ad una misura della massima importanza pell’istoria e peli’archeologia della musica. Si tratterebbe di riunire c di pubblicare tutte le messe che furono, composte nel medio evo e fino ai cominciare del secolo decimo settimo sul motivo della canzone i’//ornine armò. Se questa pbbblicazione ha luogo, eome noi lo speriamo, si olTrirà un eccellente mezzo agli storici dell’arte per confrontare i diversi metodi di ciascun maestro, di ciascuna scuola c di ciascun’cpoca, applicati ad un solo motivo. Il numero delle messe composte sulla canzone sopra citata, c che sarebbe possibile di riunire,’ s’eleva a più di treccnto.L’inizialiva di questa proposta è dovuta al signor Botlée de Toulmon, bibliotecario del Conservatorio. — Il tribunale di commercio di Lione decise ultimamente che gli attori debbono considerarsi come debutanti per le tre prime rappresentazioni di ciascuna annata teatrale,e clic perciò essi non possano prima,d’aver passata questa prova, pretendere le loro paghe, se a caso il pubblico si dichiarasse contressi. — Alcuni giornali asserivano, ma a torlo, clic la troppo celebre Heihefetler era scritturata per Lillà; essa rifiutò di accettare le condizioni, benché assai vantaggiose,che le venivano proposte. È intenzione dell’Hciucfctlcr di dare ben presto alcune rappresentazioni sovra i teatri principali del mezzogiorno della Francia c di recarsi quindi in Italia a perfezionarvi il suo talento. ftlZIO^AHIO MUSICALE CRITICO-UMORISTICO Continuazione. Accompagnamento (d’Orchestra) Sono molto le eccellenti Orchestre?... molte, ci rispondono que’credenzoni tanto buoni che arrivano a prestar fede perfino a certi sguajati Giornalisti che, nel parlar di Musica, di Teatri e di teatrali Artisti (V. Giornalista), ti sputano in faccia all’attuale penuria di valenti Cantanti attori tanto sommità, eccellenze, incomparabilità, ti vendono a vile prezzo tanto incenso e zucchero da far nausea a chi non ha stomaco da facchino, mentre recano molti danni all’arte ed a coloro che ne speran dilettevole ed utile trattenimento, c peggio.poi a quelli che ne sperano oro c alloro. Ma se poi interroghiamo le non bugiarde statistiche, siamo invece costretti a confessare che sono pochissime le eccellenti orchestre, anche nella iper-musicale Italia. Che se poi verremo a considerare gli clementi indispensabili a costituire un’eccellente or» cheslra, calcolando in pari tempo le attuali nostre condizioni musicali, troveremo che per necessità devono essere pochissime (V. Orchestra). E fin qui ho inteso parlare dell’Orchestra esecutrice di musica puramente istrumcntalc, ma se prendiamo ad esaminare le Orchestre dal lato deU’^ccompapnamenfo del Canto, oh! il numero delle eccellenti si fa egregiamente piccolo, per- | chè, oltre ai tanti e niente comuni pregi che devono concorrere a costituire l’eccellenza di un’Orchestra, per la i precisa esecuzione di Sinfonie, Concerti, Fantasie e cose i di simi! genere, altri requisiti di ancor più fina tempra | sono indispensabili a costituire un ’eccellente accompatrice Orchestra, capace di eseguire un accompagnamento con tutta la fedeltà alle intenzioni del Compositore, un accompagnamento che soccorra, assecondi il Canto, non solo negli accenti-tccnico-mclodici c loro sfumature tantissime, ma anche nel difficilissimo accento drammatico. Mezzoforte, Forte, Fortissimo, Sforzato (il caro, il prediletto de’ Maestri Fracassoni ), Piano c Pianissimo, eccovi tutta la teorica del Colorilo musicale per certi Direttori d’Orchestra; eppure que’ vocaboli non indicali che le divisioni all’ingrosso dell’estesissima scala delle gradazioni che passano fra ’I Piano e ’I Forte fra ’I Forte ed il Fortissimo. Cosi nel Tempo essi conoscono Largo, Adagio, Andantino, Andante, Allegretto, Allegro, c quale’ altro punto fisso, con qualche intermedio di con moto, molto, non tanto c pochi altri... eppure sono tante le suddivisioni di movenza, p. c., fra Largo c Adagio, fra Andante cd Andantino, e sono tanto importanti queste suddivisioni che, trascurandone anche una minima diversità, si può svisare un senso musicale, si può toglierne la pienezza dell’effetto, si può fargli esprimere Ti saluto mentre il canto dice T’adoro, si può dar coi suoni la tinta della vispa giocondità alla poesia che esprime la voluttà soave. Volete un paragone che vi chiarisca la diversità di effetto fra quello di un’orchestra che sappia colorire a dovere gli Accompagnamenti, e quel d’un’altra che. consideri gli Accenti senza la voluta finezza? paragonate la prima alla tavolozza di quel pittore che non sa dipingere che coi primitivi colori e due o tre misti per cadauno, con quello che sa variare in tutti i modi possibili le proporzioni fra i componenti delle sue tinte; questo vi pingerà immagini di ogni vero fisico, ma il primo non vi farà che.insignificanti abbozzi., c di abbozzatrici Orchestre ne abbiamo, oh! ne abbiamo a josa; ve lo sapran dire i Cantanti, i Compositori e tutti quelli che per la musica hanno una fina sensitiva, ed orecchie di discreta portata. (.’arò continuato). Nic. Elst. Cattaneo. 510TE PUBBLICAZIONI MUSICALI DELL’l. II. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEG.0 DI GIOVASSI RICORDI INTORNO ALLO SCRIVERE LA, MTOIOA. imo bebcafichi liO li Un opuscolcllo in §.° Fr. 1. UU là fllfll MUSICA DEL M.° 8, ridotta in Quartetto concertante per due Violini, Viola e Violoncello per Flauto, Violino, Viola e,Violoncello 14089-90 Fr. 20. ■e’f* CAVATINA BUFFA per Canto con accomp. «11 Pianoforte ©a 14653 Fr. 1 50 GIOVANNI RICORDI EDITOBE-PROPRIETABIO. Dall’I. R. Stabilimento Razionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVANNI RICORDI Contrada degli Omenoni N. 1720. I — Roma. L’egregio autore (Iella melodica Fina pazza! clic da qualche anno fra noi sembrava aver abbandoi nato l’agone teatrale, ora riportò un nuovo vanto, musicando il Colletto, interessante melodramma del Per! retti, cli’ò sempre fra i migliori librettisti della giornata, I allorché trattasi di argomenti non eroici né tragici. Varj giornali annunziarono il felice esito della nuova opera del Coppola: da notizie particolari o dalla Rivista se ne aspetta la conferma. — Natoli. L’Omnibus tributa vivissimi elogj a madama Bishop, la quale in un’accademia al teatro di S. Carlo riusci a meraviglia nella cavatina del Barbiere di Siviglia, cd al rinomato Bochsa denominalo il Paganini, il Thalberg, il Liszt dell’arpa. — L’istcsso giornale dando la relazione dei Morto ed il Vivo, opera del maestro Brancaccio scritta, espressamente pel teatro Nuovo, difende la musica del giovane compositore ed appellasi con argomenti abbastanza convincenti dal severo giudizio del pubblico. — Reggio k Ferrara. Nella prima città la/Wrcedcl maestro Péri andò di bene in meglio, all’immaginoso cd abile compositore procacciando distinti onori; nella seconda invece sembra che il Saul alle successive rappresentazioni non avesse l’incontro della prima. — Venezia. L’avvenente non mcn clic esperta violinista Teresa Ottavo al teatro diS. Benedetto fu più che mai acclamata. — Torino. Chi più guarda meno vede. Tale è il titolo dell’opera nuova dal maestro Bavcr esposta nel teatro d’Angenncs; in questa musica v’ha del brio, della vita, delta freschezza e dell’eleganza: cosi stampò un nostro giornale. — Vienna. Da recenti notizie particolari rilevasi che la Maria di Rohan di Donizelti più si sente più piace, e che ad ogni sua rappresentazione il teatro rigurgita di spettatori. Fra i pezzi che meglio sono apprezzali, notansi la elaborata c sì magnificamente istromentala sinfonia, la ben colorita cavatina della Tadoliui, il finale del primo allo; l’affettuosa romanza di Guasco nel secondo, il duello fra questi c Ronconije|raltro appassionato duetto colla Tadoliui. Tutto il terzo atto poi, a motivo anche della sorprendente esecuzione di Ronconi si nel canto, che nella declamazione, è giudicala un capolavoro tale da accrescere la gloria del rinomato compositore che in mirabile accordo unì l’imaginazionc musicale cull’espressione drammatica e colla profondità scientifica. L’aria di Ronconi, il quale mai non apparve si grande come in questa opera, il duetto fra questi c la Tadoliui ed il magico terzetto finale, hanno in sé qualche cosa clic trasporta c cominovc e lascia una lunga c forte impressione. Il terzo atto della Afaria di Rohan tocca la sublimità. — Firenze. La mattina della scorsa domenica ebbe luogo nel gran salone di Falazzo Vecchio, il solito festival’musicale. Furono eseguite da circa 500 persone Le quattro stagioni di Havdn, o piuttosto alcuni pezzi delle Quattro stagioni arricchiti in parte di strumentatura dal maestro Pietro Romani direttore della festa, in cui cantarono la Unglier-Sabalier, il maestro Ceccherini, l’abate Federighi, ed un numeroso coro composto ih gran parte di dilettanti della classe più nobile, e pel resto di distintissimi artisti. La numerosa orchestra era condotta dal Bruscagli. - L’esito non fu troppo felice. -- S. M. I. R. A. conferì graziosamente all’egregia cantante signora Eugenia Tadoliui il titolo di cantante dcll’l. R. Camera. (Dalla Gazz. Alus. di-Vienna) — Siamo pregali a riprodurre il seguente cenno qual si legge nella Gazzetta Privilegiala Ai Milano al N. 15U pag. 6U0. • il sig. Gaspare Romanò ha leste pubblicato una raccolta di 24 cscinpj del suo nuovo sistema stenografico confrontati colla notazione ili uso. Da quanto pare i nuovi segni servono di sufficiente riscontro ai vecchi, cd lina tale segnatura può fin d’ora essere sostituita all’antica. Del resto il pubblico darà il suo giudizio sulla brevità, chiarezza c sufficienza di tale metodo quando il Roinanò pubblicherà le relative spiegazioni. — Ultimamente la regina; il principe Alberto e la I regina vedova Adelaide, con altri membri della reale famiglia, onorarono la Società della musica antica ( Ancient Concert) della loro presenza, 11 principe Alberto, cli’ò uno dei direttori di quella pregevole Società aveva fatto il programma dell accademia, invece del conte di | Wcslmorcland, cui avrebbe toccalo l’ufficio c che n’era j impedito. Esso era composto di musica sacra c profana. Alla prima appartenevano fra gli altri l’inno gregoriano Crudelis fferodis, a doppio coro, del 1570; un Afisererc. del Bay. pure a doppio coro, del 1600, che suolsi cantare a Roma il giovedì santo, cd è la più moderna fra le musiche ammesse dalla Cappella pontificia; un quintetto con cori, Salvator Mundi, del Balestrine, dell’anno 1569. Gli altri pezzi erano di Hàndel, Gluck, Bcclhowcn, Mozart, Haydn, Cherubini, Mehul, Humincl e Bishop. - Gli a solo furono cantati dai virtuosi più celebri che or sicno a Londra; i cori stupendamente eseguiti con accompagnamento d’organo ed orchestra. - La Società sussiste fin dal 1776, e possiede una delle più preziose raccolte di i*usica, clic si conoscano. I presenti suoi direttori sono: il re d’Annovcr, il principe Alberto, il duca di Cambridge, l’arcivescovo d’Yorck, il duca di Wellington, cd i conti Wcslmorcland, Howc e Cawdor. — Per dare un’idea dell’attività che regnaall’Opéracomique di Parigi, offriamo l’elenco delle opere, tulle in tre atti, che verranno scritte appositamente per que-; sto teatro. Oltre l’opera postuma di Afonpou, di cui I Adam scrisse l’istromenlazione, vi sarà un’opera di; Scribc c d’Auber, una seconda di Thomas, una terza li Bol’cldicu, un’altra di Adam, una quinta di Clapisson, una sesta di Moutfort, una settima cd un’ottava di Boisìciol c di Labarre. — A Londra la Linda di Chamounix datasi per belefieiala della Persiani ebbe un completo successo. S. M. a Regina assisteva a questa rappresentazione. •