Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/196

Da Wikisource.

na ben anco a levarli al tulio dal suo Repertorio, perchè neppur il modo col quale essa li rappresenta «il più acconcio a supplire alla mancanza di vero interesse e novità. Sarò un po’ più discreto nel parlare delle Prime armi di Iiichclicu (traduzione impropria del titolo francese Les première! armes de Iiichclicu) commedia piena di spirito e improntata di tulio quel carattere di cortigianesca galanteria, di fina malizia da boudoir onde fu distinto il tempo del celebre cardinale-ministro. Peccherei d’adulazione se volessi affermare clic la compagnia Reale seppe farsi carico di questo special carattere e riprodurlo con una recitazione brillante senza sguaiataggine, aggraziata senza affettazione, rapida e viva.. • Non entro nei dettagli pel timore clic la materia alla critica mi si svolga troppo abbondante fra le mani. Dirò solo per amor di giustizia che al finir della recita porzione del pubblico volle salutare I’ attrice protagonista signora Romagnoli, la quale sostenne la parte di Ricliclicu con molla disinvoltura e con modi vivaci e arditi, ma non sempre col fare delicato e finamente aristocratico clic volcasi a ritrarre il costume della corte di Luigi XIV, della quale il nipote del DucaCardinale e il pupillo della principessa di Noaillcs fu un tipo bizzarramente storico. Per terza recita la Compagnia Reale Sarda volle regalarci il Fallo di Scribc, questo vecchio dramma Vaudeville, già da ben quindici anni ridotto per le scene italiane e dedicato ai palpiti e alle lagrime di commozione delle nostre buone platee, le quali oramai, dopo aver tante volte palpitato e gemuto alla vista di quella povera inesperta peccatrice, bandita per sempre da un inesorabile marito, ora cominciano a sbadigliare e a torcersi sulle scranne. Ciò valga d’avviso alla R. Compagnia Sarda di voler quindi innanzi sceglier meglio la sua terza recita., anche per addimostrarsi un po’ più fedele alle sue largite promesse di voler cioè abbondare di novità italiane e straniere, tanto che si rinnovi quasi per intero ii vecchio suo repertorio ch’ella stessa implicitamente confessa. essere ornai degno di pietosa giubilazione per aver fatto i suoi bravi e buoni anni di servizio. Nò con questo si dice ch’ella abbia a bandire tutte, o poco men che tulle le vecchie produzioni. Mai no: ve ne lia molte tra queste le quali, o per essere di classico autore o come modelli tipi d’uno special genere drammatico, vogliono conservarsi e ripetersi anzi di tempo in tempo a tener sulla buona via il gusto del pubblico e a rendere il de vulo omaggio agli antichi maestri dell’arte, e specialmente se italiani. Ma ii genere bastardo straniero, il raiwfcciWe-scnlimcntale, travestito da dramma Iagrimoso, il melodramma da bouIcvarts raffazzonato all’italiana con dialogo vernacolo piemontese o meneghino, ecc. ecc., non hanno da trovar venia sotto la falce che avrà l’onore di sfrondare l’antiquato suo Repertorio. Se la R. Compagnia Sarda seguirà questo mio consiglio farà opera gradita alla maggior parte degli imparziali estimatori del suo inorilo, i quali bramano vederla scuotere’ di tanto in tanto quella polvere di arcaismo clic le dà una fisonomia non ai tutto isocrona al rapido movimento sociale del tempo nostro. Non tacerò che in queste prime sere, sebbene il concorso degli spettatori fosse molto limitato, massime ai palchi, pure ve ne ebbe in quantità sufficiente per fare onorevole accoglimento agli attori favoriti, tra quali principalmente la signora Robolti, ii Taddei, il Goltardi, e il Borghi, oltre la già nominata signora Romagnoli. Si ha speranza clic nelle susseguenti recito, si farà più animato li teatro, grazie a una migliore scelta di produzioni. &. Pigoli. VARIETÀ. MUSICA ALO VA Il foglio musicale, Il Segnale, che si pubblica a Lipsia, annunzia le seguenti novità con singolari moderne denominazioni: Fiocchi di neve per Pianoforte, del maestro Ci vai al; Sentimenti musicali durante l’uso della cura dell’acqua fredda, per Pianoforte del maestro Deichcrt!! Qual freddo, umido vento non soffia ora nel mondo musicale!.. Altri giovani maestri cercheranno più stravaganti titoli; presto ci regalcGhiacciuoli per Chitarra, Gliiacciajc per Arpa e per i Tamtam e Tromboni. NOTIZIE MUSICALI DIVERSE — Il comune di Rosate, Capo luogo di distretto, altra volta sede di una Giudicatura, possedeva anche i tempi andati un RR. Capitolo addetto a quella Chiesa Prcposituraìc. Questa, sebbene di ambiente non troppo ampio, e già cadente, era fornita di un eccellente gauo, ed aveva organisti fra i migliori, ultimi dei quali un Chiappa ed un Ciceri della cui valentia ho pur qualche reminiscenza. Se non che soppresso da pochi. il Capitolo, indi primeggiando qualche chiesa dei f vicini per bontà di organo o bravura di organisti, ri neva quel Capo-luogo in tale rapporto quasi dimcntiFu quindi ottimo il divisamento di quella zelante fabbriceria, dopo clic si coslrusse una nuova chiesa di più estesa ampiezza, di aggiungervi ad ornamento un organo che fosse corrispondente alla grandezza del Tempio, e di commetterne la costruzione ai rinomali fabbricatori i signori fratelli e nipote Prestiuari di Magenta. L’opera venne da questi intrapresa con vero amore dell’arte e col giorno S prossimo passato fu ultimalo superiore anche all’aspettativa il grandioso organo della Chiesa Prcposituraìc di Rosate, del quale possono a ragione andar fastosi i fratelli e Nipote Prestinari, come lavoro di tutta eccellenza, e per avere con abilità non comune superate le più ardue difficoltà. L’aria è ili esso bilanciata in modo che ad onta della sterminata quantità di canne la cui mole ne assorbisce gran copia, la prontezza del suono, in qualunque modo venga prodotto, si rende facile come quella del più perfetto pianoforte. E se credesi soverchio (nè il permetterebbe la ristrettezza del foglio) I’ enumerare partitam’enle i pregi dei vari istromcnti, la cui imitazione supera quasi il naturale, non è però da tacersi la maestosa armonia del ripieno, il cui tocco commove l’animo a devoto raccoglimento. Il complesso dell’opera è tale infine che può annoverarsi fra i capolavori dell’arte. Ella è pure da encomiarsi la saviezza di quel ài. R. sig. Proposto e della fabbriceria, i quali a norma del Rito che vieta nelle sacre funzioni gli accompagnamenti di orchestra, non permisero che vi si introducesse qucH’istromento altrove tollerato, cioè la gran cassa (tamburo), per cui risuoua talvolta nel Tempio Cristiano la cosi detta Banda G. I‘. Calvi — La nuova opera di Hùminel figlio, intitolata: Alor ossia gli Unni di Merseburg, fu già data due volte a Weimar. Si spera che piacerà maggiormente quindi innanzi e quando sarà fatta più vecchia. (Segnale) — Monaco 2G ottobre. Liszt diede jeri la terza sua accademia a prò dell’Instituto de’ciechi. Essa ebbe luogo nel regio teatro di Corte in presenza dell’augusta casa Reale, e colla coopcrazione de1 più distinti membri della R- Cappella. L’applauso fu tanto smisurato quanto fu grande il numero degli uditori; i palchi.erano così zeppi, che non si potevano chiudere le porte. L’artista mandò i viglictti d’ingresso con gentil invito agli allievi dell’Instituto, e noleggiò egli medesimo in quella sera, a propria spesa quattro palchi, nella prima fila. — La Società de’ Swanglosen, unione de’ primi letterati ed artisti di questa capitale), diede jeri (28 ottobre) una festa a Liszt. Confermcinentc al comune desiderio l’illustre artista dava lunedì, ultimo d ottobre, un quarto concerto a benefizio de’ bavari bisognosi, i quali in conseguenza degli ultimi avvenimenti che ehber luogo nella Grecia, devono abbandonare quel regno. (Gazz. Univer.) — Vienna. Il signor Simone Sccliler, I. R. organista di Corte, nostro venerato collaboratore, uno de’ più rinomali moderni contrappuntisti ( maestro de’signori Thalbcrg, Collier, Salvi ecc.) compose un’opera buffa, intitolata: Ali-Kitsch-Jlalsch, clic si darà fra poco al teatro Joscphsladl. (Gazz. HIus. Piemia) — Moria ni cantò in tutto 13 volle a Pest e Buda, ma ricevette soltanto l’onorario per otto rccile, avendone egli dedicato le altre cinque gratuitamente a beneficio d’altri artisti, od a scopo di beneficenza. — Czerny pubblicò presso Haslinger la sua 730 opera. È la undecima gran sonala per pianoforte, e prova che egli sa anche scrivere da gran maestro, comunque in molte altre sue composizioni cerchi render omaggio al così detto gusto moderno. — Il rinomato pianista viennese Leopoldo di Meyer, che si fece sentire a Costantinopoli in presenza del Sultano, come a suo tempo fu reso conto in questi fogli, non volle abbandonare quella capitale senza darvi un’accademia musicale a benefizio de’ poveri. Essa ebbe luogo nella prima metà del p. p. ottobre nel teatro italiano, fu coronato da numeroso concorso e del maggior applauso. (Gazz. teat. di Piemia) — Cisski.. Dopo la recita dell’Antigone di Sofocle, con musica di àlcndelssobn, diretta da Spobr, i filologhi al tempo della toro radunanza in questa capitale, inviarono un indirizzo di ringraziamento al cel. maestro per aver egli contribuito a far rivivere questa tragedia sulla scena. Spobr non potè far udire durante questo consesso il suo Oratorio: la Caduta di Babilonia, avendogli l’Elettore ricusato la coopcrazione decantanti di Corte. (Gazz. Jf/us. di Pienna) NUOVE PUBBLICAZIONI MUSICALI IIELL’I. E. STABILIMENTO NAZIONALE PRIVILEG." Di GIOVA A AI RICORDI /poitr l’inno et Violoncelle SUB DES MOTIFS DE ÈCA®i©@B!©tt@S©R a a ¥iisi tp. SSMOMAtta 45079 Op. 55. Fr. 5 50 PETITE VALSE FAVORITE ■pout. fe ^t’cttio PAR &I8S«15304 Fr. 1. 50 Itili A UftifiA nell’ulto terzo delta Tragedia MIL IDBIU’ MISIIBM ©ARTOTa KIEi TSAim® m 013 MOIMI© mentre. ^ìzdlavo •srféoe/ez/a (/ec/rzmava aytop POSTA «X MUSICA t»er T., con accompagnamento tli Pianoforte o tl’Arpa. DA i&a&Bssì® 15505 Fr. 5 50 GIOVAAKI RICORDI EUITORC-PROPRIKTARIO. mmFs Dall’I. R. Stabilimento Aazionale Privilegiato di Calcografia, Copisteria e Tipografia Musicale di GIOVAAAI RICORDI Contrada degli Omenoni If. 4720.