Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/60

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_..i che, per spiegarmi brevemente, chia[ mero, con gallica espressione la messa in, iscena, e die negli spettacoli (l’Opera trova i campo più vasto ove esercitarsi. Comunque spezzate, senza sviluppo e senz’ordine, spero che le poche idee alle quali preferii di accennare di volo come alle più ovvie, vi persuaderanno della convenienza di far stringere un patto d’alleanza fra le critiche delle due arti sorelle, lasciando libero accesso, di quando in quando, come vi dicevo più sopra, nelle pagine del giornale a voi affidalo, a dedi articoli che per le anzi dette ragioni alìbiano soltanto colla musica un rapporto indiretto od accessorio, quali sarebbero: osservazioni sopra allori e drammatiche compagnie, rendiconti ragionati dei prodotti del teatro italiano e straniero, cenni intorno a quei lavori letterarii esotici o nostri che in generale si occupano dell’arte drammatica, discussioni storiche sull’esattezza dei costumi corrispondenti alle diverse epoche e nazioni cui gli spettacoli teatrali (Fogni genere si riferiscono, e via via. Riflettete sopra quanto vi scrivo, e se troverete la mia proposizione degna di accoglimento, io sarò ben lieto di essere stato il primo a farvene eccitamento. La Gazzetta musicalese i miei voti saranno esauditi, non solo fornirà più svariata ed utile materia a’suoi lettori, ma, mettendo a contatto due classi che non si possono considerare eterogenee fra di esse, contribuirebbe anco a rialzare quella, per la quale io peroro, dallo stato d’avvilimento in cui la signoreggiante solipsia musicale indegnamente la tiene. State sano. Li do marzo -1843. Il vostro G. I. (1) Nel prossimo foglio farò di dare conveniente rispósta a questa lettera, ben contento se, dopo avcrq^ffieglio ponderata la natura dell’invito che in essa n>fè fatto, non troverò troppo grave accettarlo e aderir quindi ai nuovi impegni clic assumerei. •" G. B. ERRATA COIiricìe Signe Nel cenno nccrologico j| degno compositore c maestro di musica Frane. S)ijiIOberlecbncr, inserito nel N. 10 di cotcsla Gazzetta,(ratto nella maggior parte (conte dice il sig. Is. C.) dal|j5"£ui0in0gra(ia dell’illustre Lichtcnthal, ho scorto alcu^ errori clic, ad onore dell’illustre trapassato c della verità, credo ben fatto dilucidare. Egli è ben vero cl)_c fra le Opere melodrammatiche del surrifcril°*«cstro vi fosse - / Tirinosi Teatrali - scritta eMossamente per la beneficiata di mio padre Luigi.Micini, ma non è però vero che egli abbia scritto in Firenze - Gli Arabi nelle Gallie - e l’errore in questo punto accade per avere egli esposto al R. Teatro del Giglio in Lucca nell’anno 1823 - La Famiglia Araba Opera che venivagli ordinata dall’Augusta Regnante Maria Luisa di Borbone fin d’allora mia Sovrana, perchè addetto ancor io aj suo reale servizio, come non è altresì vero clic cgli scrivcssc - Il Barone di Dolsheim pel Teatrojfi^Fìctroburgo. j ^JtfrvOluto tutto ciò schiarire a solo scopo di rendere ■ ’giustizia alla verità, onde non si supponesse clic un mio amico, qual era il defunto, potesse aver preso di mira il trattare argomenti già da me esposti sulle scene. 11 merito sommo che coronava la fronte di questo mio buon amico nell’arte che professava qual distinto compositore c suonatore di pianoforte, e l’animo nobile che egli racchiudeva, non l’avrebbero al certo fatto scendere a così bassi sentimenti. Questa giustizia ho voluto rendere a chi mi era amico, per la qual cosa prego la vostra gentilezza, degnissimo sig. Estensore, a renderla di pubblica ragione. Accettate le proteste di sincera stima di chi si ripete Lucca, 12 marzo 1843 Fostro tunii. obbl. servo Giovami! Rìcini BIBLIOGRAFIA MUSICALE USSZSiSS, «3 impareggiabili concetti schiuse adito nel Tempio d’Iddio. Per tre sere lo Stabat formò qui la delizia di tulli gli Nuove opere per pianoforte dà lliihler, Eich.1 e GolineUi, edite presso Ricordi. louLKit SO Studeo Op. 4* Eivre I.r La scuola moderna di pianoforte si ricca di arpeggi proteiformi, bizzarri, variati ed estesi, di combinazioni di passi, di armonie e di modulazioni, le quali moltiplicando le parli sembrati quasi moltiplicare anche le dita dell’esecutore, più di quelle che la precedettero aveva bisogno di raccolte in cui fossero assembrati i molteplici andamenti e le infinite particolarità clic ponno incontrarsi nell’interpretare le più recenti composizioni per pianoforte, di questo islromeiilo clic minaccia divenir fatale a molti altri, sì sterminata essendo la coorte di quelli che ad esso ricorrono, per cui si potrebbe dire ora in Europa di troppo proponderare il numero dei cultori di pianoforte, rarissime volte venendo dato di trovare alcun giovane amatore dedito allo esercizio, per ìpio, del violino, l’imperante fra gli strumenti di brio c d’espressione. Gran copia di eminenti artisti a’ nostri giorni pubblicarono molti studj notevoli. Moscbcles, Cliopin, Berlini; List;:, Thalberg, Hcnselt, Heller e Dol.ler si resero benemeriti all- arte per le loro opere didascaliche, da lutti conosciute ed apprezzate c che valgon assai più di molte fantasie (I). L’ultimo degli or nominati, non pago di aver già co’ Dodici grandi Studj di Concerto, per conto proprio co’ suoi lumi c colle sue investigazioni contribuito a sempre più render florida l’arte d’eseguire sul pianoforte, testé ha fallo di pubblica ragione altri 25 Studj, (libro primo de cinquanta) di cui colla maggior concisione faremo qualche parola, non senza prima avvertire che a questa opera non può attribuirsi l’importanza di quella dell’istesso autore c dell’islesso genere che ebbe a precederla. Quella era diretta a’ suonatori di prima forza e in tutto degna dei qualificati di grande c di concerto-, questa non consta di dillicoltà di molto rilievo, anzi alcuni numeri ponno ascriversi a quel rango che conviene agli apprendenti che hanno superato la famosa opera 29“ di Berlini. Ogni studio c_preceduto da brevissime osservazioni sujta manieradi eseguirlo; "ÌWCÌto dio ciascuno volgtrtieri riconoscerà. Essi sono assaicòìqT’é’-qttÉS^/ prerogativa da certuni non sarà approvata, giacché per la loro ristrettezza ne proviene qualche volta che non sembrano clic uno schizzo, cd altre lasciare alquanto a desiderare nello sviluppo e nella disposizione de’ passi e delle idee. 1 cauti, se non per originalità, interessano ognora per chiarezza, leggiadria e sentimento, c potranno fainigliarizzarc ad esprimere le frasi c ad accentuarle con lodevole risultato. Alla mano sinistra sono snidali de’ movimenti, degli intrecci o più spesso «ielle melodie del più sentilo ell’ctlo, c sotto un tale r]3&ardo questi studj dell’italiano Dòhlcr son sicuri di ottenere la piena approvazione degli intelligenti. Vi abbondano i passaggi brillanti o graziosi, di scorrevole diteggiatura, e basati sopra un prccoucepilo scopo. Noi qui non accenneremo quali fra 25 studj abbiamo per migliori, chè i gusti sono troppo varj c se noi avessimo a palesare la nostra predilezione pe’ N., 4, 5, (andante espressivo) 9,12,13,14, (romanza) 46,20, (allegro)eìb, (a trillo) vi potrebbe essere chi ci provasse, N. 24, 22,21, 49, 18, 47, 44, 10,7, 6, essere preferibili. Giovani studiosi di pianoforte, provvedeteli c scegliete qual più vi aggrada. (Sarà continuato.) Is. C... NOTIZIE MUSICALI DIVERSE — Napoli. Mentre il teatro S. Carlo continuava a risuonare delle acclamatissime melodie della Linda e della Fidanzata Corsa, al teatro nuovo nascevano c tosto morivano varj spartiti espressamente composti da maestri i quali alla prima rappresentazione quasi sempre hanno veduto i loro lavori applauditi, che poi nello successive venivano trascurati ed in pochi giorni dimenticati. Nel novero delle molteplici opere destinate ad un si effimero esito pare possa collocarsi Le miniere di Freimberg, quand’anche la poesia del Bidcra non manchi di buoni versi c di regolare condotta e la musica del Pclrclli sia scritta giusta i dettami scientifici, e nelle cantilene, in ispeclc in quelle di genere gajo, ridondi di pregi, che si avrebbero voluti meglio assecondati dallo istromentale. — Vbrcblli. L’esimio maestro Frasi, che da molti anni dirigendo la Cappella di questa Cattedrale riuscì di ornamento a sé stesso cd all’arte, promosse c con uditori, i quali oltre il valente direttore, cd il primo lino Ferrara, rimeritarono d’cncomj la Viotti, abile cantante, il cui bel metodo dovrebbe esser comunemente imitato e da certi giornali apprezzalo come migliore del più comodo ( per chi non vuol studiare ) ora di moda; I Eugenia Albani pel sentimento e per l’intelligenza con cui interpretò la diflìcilc parte del soprano; il bravo basso dilettante a pochi artisti secondo, il signor Davila, cd il tenore di questa Cappella. — Roma. Ad un’Accademia nella gran Sala del palazzo Smibaldi la sera del 24 febbrajo data dalla Congregazione di S. Cecilia al pio scopo di sovvenire a’suoi malati cd indigenti, presero parte tutti i primarj artisti addetti a’ teatri lirico-musicali di questa capitale. non che il celebre violinista Grassi. La Gabussi cattivossi speciale attenzione producendosi nel canto e nel suono del pianoforte, islromcnlo da essa con franchezza cd eleganza maneggiato. — Urbino. Anche il modesto nostro teateo può andar fastoso di aver potuto rumorosamente dar favorevole giudizio del Marco risconti con nuova musica del bolognese Mazzetti. Nello scorso carnovale gli impresari de’teatri italiani, procacciandosi utile, ben si meritarono dell’arte, nel porgere occasione a molti giovani maestri, fra cui alcuni esordienti, di produrre in pubblico lavori. — Il Carlo VI d’Halevy, ottenne un brillante

   gran tcalro dell’Opra a Parigi. I giornali

successo i „ _ attribuiscono in gran parte uh tal esito all’eccellenza’ del libretto, che è dei fratelli Dclavignc. Nel numero venturo comunicheremo le notizie che ci arriveranno direttamente dal nostro corrispondente. - I giornali francesi annunziano la prossima venuta ni Italia di Roger, artista distinto dell’Opéra-Comique. A quanto dice il giornale thè Freincl of China, >ri Dulron, Quoi c C. annunziano clic la costruzione del teatro Reale di Kong-Kong progredisce rapidamente, c che questo teatro riescirà d’una grande magnificenza. Lo stesso foglio aggiunge: NB. Nell’ultima settimana sono giunte le attrici; la loro bellezza cd il loro talento non saranno certo sorpassati che dalla loro immacolata virtù. — Al teatro Drury-Lanc di Londra fu rappresentata un’operetta la Iicgina del Tamigi (thè Quecn of thè Tliames) clic riuscì, a quanto ne dicono que giornali, al di là del suo merito. La musica è del signor llalton, capo dei cori di quel teatro. Non ci è in lutto questo spartito, dice un critico, tanta musica che basti da riempirne un libretto lilipuziano. — Spagna. Sul teatrodi GranalaifiFr:.;’, pivi.:;, (aia un* opera^Ja^etri musica e la cirTpòéiia erano spagnole. ---trfffgomcnlo fu preso dai Martiri di Chateaubriand; il titolo del libretto è Felleda o la Saccerdotista de los Gallos, cd c di don Nicolas Bcnalves y Lopez; la musica fu composta da don José Antonio de Mcertos. Il successo ne fu immenso, il maestro fu coperto da una pioggia di fiori, ed il pubblico granatino si lasciò trasportare al più vivo entusiasmo. Noi non sappiamo Uno a qual punto Dulcamara possa avere il diritto di cantare Ah! di patria il grande affetto Gran miracoli può far. — Scrivasi da Pietroburgo clic il sig. Afciis Ivoff, direttore dell’imperiale cappella, fu nominalo membro onorario dell’accademia musicale di Londra. Il diploma segnato dal presidente dell’Accademia Lord Weslmoreland, conosciuto come distinto compositore sotto 11 nome di lord Burgbers, gli fu rimesso dall’ambasciatore inglese. — Viknna. Il maestro Douizctti ricevette da Scribe i primi tre alti dell’opera in musica che comporrà per l’Opéra di Parigi. — Phaga. La nuova Opera, Adele di Foix, del maestro di Cappella sassone Reissiger, ebbe un dubbioso successo. La musica per la maggior parte melodiosa, è poco originale, e vi s’incontrano molte reminiscenze di Spohr, di Weber, di Mozart, e perfino di Bellini. Il primo coro, l’Aria -li Adele, il suo duetto col paggio, il quartetto, c particolarmente l’aria del Re coll’accompagnamento del (lauto sono i pezzi migliori dell’opera. — Liszt ha dato ormai quattro accademie a Posen, grcsso costasse due talleri. La nobiltà polacca accorreva da tutta la provincia per sentire questo raro artista. (Gaz:. Mus. di Lipsia.) — Il concerto spirituale datosi il 9 marzo a Vienna fu aperto colla più recente Sinfonia per due orchestre di Spohr, intitolata: Terrestre e Divino nella vita umana, contenente 4.° * il tempo fanciullesco», 2.“ • epoca delle passioni», e 3.° «finale vittoria del divino • L’idea del maestro non si presentò chiara alla pluralità dell’uditorio. Nel primo tempo non si trova per niente la semplicità, severità innocente, il sollazzare cordiale clic caratterizza il mondo fanciullesco; l’imitazione del piangere col mezzo dello strisciare di volate enarmoniche di più istromcnti - cosa d’approvarsi appena esteticamente - somigliava piuttosto all’urlo. Il secondo tempo è un quadro nebbioso, tetro e mal sicuro; il solo amore sembra traluccre di quando in quando col canto. L’ultimo tempo, in cui vince la religione, è riuscito bene assai all’illustre maestro, c sarà ognor sicuro del Pici! (Estratto dalla Gaz:. Mus. di Fionna.) GIOVANNI RICORDI EDITOBE-PROPBIETARIOi Dall’I. R. Stabilimento arazionale Privilegiato (li Calcografia, Copisteria e Tipografia musicale di GIOVANNI RICORDI Contrada degli Omenoni N 4720.