Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1843.djvu/61

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GAZZETTA MUSICALE ANNO II. N. 14. DOMENICA 3 Aprile. -IMS. DI MILANO Si piil)l)lic.i osili domenica. — Nel corso ilcll’artno si (limilo ni signori Associali (Iodici pezzi di scclln musica classica aulica e moderna, destinati a comporre un volume in 1." di centocinquanta pagine circa, il quale in apposito elegante frontespizio figurato si intitolerà Asisi’jue. par iles inflexioni i i. peint toni les lableau.r. Il prezzo dcH’associazionc alla Gazzella e aU’dnlologiu classica musicale è dicITelt. Ausi. I,. 12 per semestre, ed cITctt. Ausi. I,. I l affrancala di porto lino ni confìnidclla Monarchia Austriaca; il doppio per l’associazione annuale. — I,a spedizione dei pezzi ili musica viene fatta mensilmente e franca di porto ai diversi corrispondenti dello Studio /fleardi, nel modo indicato nel Manifesto. I.c associazioni si ricevono in Milano presso l’Ufficio della Gazzella in casa /licnrdì. contraila degli Omonimi N." 172»; all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Uffici postali. I,e lettere, i gruppi, cc. vorranno essere mandati franchi di porto. S OH H a n ■ o. I. Sti’dj Critici-Storici. Considerazioni generali sulla composizione della musica strumentale. - II. Biri.ioe rafia Filosofia della musica, ecc. - III. Critica Legato del celebre musico Pacchiarotti, ecc. - IV. IlisrosTA ama Fram-.k Musicali:. - V. li. Mozartko a Salisburgo - VI. Ettohk Bbrlioz a Lipsia. - VII. Norme Musicali Ditkrsk. STUDJ CRITICO-STORICI fonMiiIrrnzioni generali nulla eomItonixione «Iella inimica Ntruiueutale. ARTICOLO III. (Vedi i fogli IY. 10 e lì) 5 a musica è il più cnc??tt>8ìm j^jréffuagfjio delle umane passioni. la sua esclusiva e naturai «proprietà, questo linguaggio può freddamente parlare alla ragione, nè persuadere, nè istruire, ma nel dirigersi all’anima egli spiegatale una sovrumana e potentissima forza nel commovere •M cuore ed agitar le passioni, che spinto che ei fosse ai suoi ultimi gradi sarebbe capace a ridur gli uomini, tanto alla mansuetudine dell’agnello, come alla ferocia del leone. Ma 1 arte oggi, secondo la condizione dei nostri tempi, si prefigge soltanto di adoprare questo energico e potente linguaggio in maniera, clic mentre arrechi diletto ai sensi per mezzo dell’udito, colle sue varie espressioni desti nell’animo degli ascoltanti un genere tale di commozione capaci a render più squisita la sensibilità del cuore, ad ingentilire lo spirito, e cosi produrre un miglioramento morale nella umana specie, aliine di giungere a maggiori gradi di incivilimento. Questa è dunque attualmente 1 unica ed importante missione dell’artista; da questo nobile scopo in fuori, l’arte musicale si riduce ad un semplice passatempo, ad un trastullo fanciullesco. La musica strumentale, come priva di segni convenzionali per precisar l’oggetto delle sue espressioni, è un linguaggio indeterminato, ma in questo linguaggio indeterminato ciascuno può rinvenire un senso, se non per tutti identico, almeno coincidente, perchè da ognuno modificato a seconda della propria intelligenza, delle interne disposizioni, e dei vani suoi pensieri. Non sarebbe possibile renumerare la quantità delle modificazioni, e delle gra’ dazioni di forza con che potrebbero esser f presentate e ricevute le espressioni di do: o di allegrezza, della dolce inelanconia di una felicità, di un religioso raccoglimento. di un eroico entusiasmo, di tristezza, di furore, di tenerezza, di spavento, di raccapriccio, di una espansione di gioia intima impressioni tutte cui il cuore umano è suscettibile di provare in vario grado, e clie trovatisi comprese nel dominio dell’arte musicale. l)i questo genere di emozioni gran quantità se ne incontra nelle magnifiche composizioni strumentali dei grandi artisti, ove ciascuno, seguendo istintivamente il suo genio e le sue naturali tendenze, ha espresso quelle sensazioni da cui senlivasi fortemente commosso, mentre sembra che si compiacessero di risvegliar negli altri quelle simpatie che erano a loro si care. Haydn il più spesso ci esprime le dolci emozioni di una gioia semplice ed innocente, propjia— druii"anima pura ed!art quasi di continuo ci pomi profondo sentimento, di soave e patetica melanconia; Beethoven nell’altezza e nella novità de’suoi concetti, in un fondo di tenera sensibilità e di amore, si dimostra a sbalzi iracondo, collerico, e fantastico. Dietro tali priucipii facilmente potremo stabilire la peggior musica strumentale esser quella concepita da un compositore senza eli’ ei sia mosso da nissuna intima sensazione, senza esaltazione di spirito, nè inira alcuna di determinata espressione. Un tale accozzamento di suoni, abbericliè regolare e correttissimo per la parte dottrinale dell’arte, e che dietro le forme già sanzionate dall’uso potrebbe -portare il titolo di suonata, concerto, variazioni, fantasia. trio, quartetto, quintetto, overlura. sinfonia, ecc., ecc., perchè nullo ili quanto al valore estetico non potrà mai esser meritevole di attenzione alcuna, nè sarà per; l’uditore altro che un inutile perditempo, j Tra le forme viziose che incontrar si. Ìtossono nella musica strumentale è nota-! •ile quella detta pittorica o pittoresca.; Quando si vuole imitare e contraffare per! esempio le voci degli animali, il fragore della tempesta, o lo strepito delle battaglie, il linguaggio naturale dell’anima rimane abusivamente violentato col farlo servire a rappresentare oggetti troppo materiali. o fenomeni affatto estranei alla medesima. Questa specie di musica imitativa può per i breve momento occupar lo spirito, ma non |; mai interessar l’animo dell’uditore, il quale j tutt’al più può apprezzare questi parti di i una ingegnosa fantasia quando di volo gli! si presentino in qualche composizione di j. stile comico e fantastico. Infra le tante impressioni a cui può in- jdirizzarsi l’arte quelle che in noi si rivelano per un sentimento grave e serio sembrano essere le più confacicnti all’alta musica strumentale. Anco la gioia, il tripudio e l’allegrezza abbisognano di andare unite, o di rapportarsi a qualche sentimento più intimo e più profondo. Una musica strumentale del genere buffo sarebbe un paradosso per lo spirito, un barocchismo per il gusto. Ai sentimenti i più elevati deve dunque innalzarsi la musica strumentale affinché ella trascini la nostra mente in una regione tutta ideale e poetica, ove può assediarsi coll’idea di un vero hello. / Conosciuto la natura, lo spirito e lo scopo dell’arte, facilmente potremo conoscere quanto abbisogni di cultura l’istinto musicale del grande artista compositore per ridursi ad unoySviluppamento estetico, per I il quàle non p-iò abbisognare meno studio,; e menomerà /di quella che fa duopo ad j un poetaTftBJa vita del poeta deve essere una vita psicologica e tutta piena di ideale, tanto piiF’noll artista una simil vita rendesi necessaria giacché la più pura e più alta poesia ellap I» musica strumentale. Ciò che suol rende re~S£abrosa e difficile la educazione di un compositore di musica si è la contraria indole degli studi! a cui convien che egli si deoljchi. L uomo il meglio dotato di un istinto musicale, e della più calda e fervida’, fantasia creatrice, mai riuscirebbe all’intenRtt^enz» il possesso della scienza dell’armonia Oy e dell’arte del contrappunto, per l’acquistòy delle quali facoltà, lunghi ed aridi studii * gli conviene intraprendere tra i freddi geli di uno scolastico tecnicismo. Ogni idea musicale che si concepisca dalla niente di un compositore, o la si informa nell’armonia e nel contrappunto. -che anima e vita ricevendo dal ritmo ne sviluppa quella melodia essenziale alla sua particolar espressione; oppure viceversa dalla melodia e dal ritmo primitivamente l’idea resta informata, e quindi col soccorso della scienza ella viene ad associarsi all’armonia elaborata dall’arte del conlrappunlo. Di qui ne avviene, che l’armonia, il contrappunto, la melodia, ed il ritmo, come elementi essenziali delle forme, senza di cui l’idea musicale non si renderebbe manifesta, formano l’oggetto il più necessario degli studii del compositoi’ di musica. E questi studii, che per la loro astrazione scolastica ci si presentano freddi, aridi e di puro calcolo materiale, sono appunto quelli per cui si acquista una facoltà inventiva