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Pagina:Gazzetta Musicale di Milano, 1852.djvu/7

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GAZZETTA MUSICALE ANNO X. - N.° 1 Si pubblica ogni Domenica. PREZZO D’ASSOCIAZIONE ANNUA. 4 GENNAJO 4 852 Gazzetta sola Per Milano eff. met. aust. L. 12 Per la Monarchia Austriaca... " 14 Per l’Estero " 18 Gazzetta con la musica Per Milano eff. met. aust. L. 20 Per la Monarchia Austriaca " 22 Per l’Estero.. " 26 1 pagamenti delle associazioni debbono essere anticipati. Le associazioni alla Gazzella sola si ricevono anche per un solo semestre; quelle alla Gazzella con la musica sono obbligatorie per un anno. - L’Associato alla Gazzella con la musica ha diritto di scegliere nello Stabilimento dell’editore Bicordi quei pezzi musicali di sua edizione che gli tornassero a grado, non escluse le più recenti novità, sino alla concorrenza di 20 franchi, prezzo marcato. - Le associazioni si ricevono in Milano nello Stabilimento dell’editore-proprietario Giovanni Bicordi, contrada degli Omenoni, N. 1720, e sotto il portico a fianco dell’I. R. Teatro alla Scala; nelle altre Città e all’estero presso i principali negozianti di musica e presso gli Ufficj postali. - Qualsiasi spesa di porlo per musica, lettere, gruppi sarà a carico dell’Associato. Sommario. Avviso per l’associazione alla Gazzetta Musicale. - Astrusità musicali. - Teatri di Milano. Scala, Santa Radegonda. - Fiocina. - Notizie. Nuove pubblicazioni musicali. AI NOSTRI GENTILI ASSOCIATI Fedeli alla promessa per noi falla nell’ultimo numero della Gazzetta musicale, facciamo distribuire con la prima puntata del 1852 ai nostri benevoli Associali il fac-simile di due lettere dal sommo Nicolò Paganini dirette all’editore Ricordi, e vi uniamo anche la riproduzione dell’autografo del grande violinista, sul nolo tema popolare genovese: Barucabà, da lui affidato sino dal 1835 all’egregio suo concittadino maestro Gambini, allora ragazzo, affinchè v’improvvisasse sopra delle variazioni per pianoforte. Tutto ciò che appartiene agli uomini eminentemente distinti eccita generale interessamento; e noi, da questo punto di vista, crediamo di far cosa grata ai nostri fedeli soscrittori, presentandoli di due lettere e di uno scritto musicale del primo violinista che possa vantare sinora l’Europa. AVVISO PER L’ASSOCIAZIONE ALLA GAZZETTA MUSICALE nell’Anno 1852. Lieta dei costante favore degli Italiani, la Gazzetta Musicale continuerà anche nel nuovo anno le sue ebdomadarie pubblicazioni, alle condizioni seguenti: Associazione annua. Per Milano: Gazzella sola... eff. aus. L. 12 — — Gazzella con la musica..» 20 — Per la Monarchia: Gazzella sola.... " 14 — — Gazzella con la musica.. " 22 — (*) Per l’Estero: Gazzella sola.... " 18 — — Gazzella con la musica.. " 26 — (*) Nella Gazzetta musicale del 21 dicembre N. 51abbiamo fatto conoscere quali, nell’anno 1852, sarebbero stati i palli d’associazione, quando almeno da parte deli Autorità non venisse alteralo il prezzo dell’affrancatore postale. Ora, l’1. R. Direzione delle poste, con sua lettera del 19 corrente, al N. 5905, testè ricevuta, partecipa che, in obbedienza ad ordini superiori, la spedizione dei giornali all’estero dovrà farsi ancora, col nuovo anno, a parità di ogni altra, sotto fascia, ed escluse le marche destinale pei fogli L’abbonante alla Gazzetta con la musica ha sempre il diritto di scegliere nello stabilimento dell’editore Bicordi quei pezzi musicali dì sua edizione che gli tornassero a grado, non escluse le più recenti novità, sino alla concorrenza dì 20 franchi, prezzo marcalo. La collaborazione de’più distinti maestri e dilettanti della penisola italiana essendo assicurala, potrà la Gazzella Musicale dar fuori, con gradevole varietà, articoli originali di studio, di critica, biografici, bibliografici, umoristici, ameni e via via, non escluse le traduzioni di quanto recassero di nuovo e d’interessante i giornali oltramontani. Promettiamo ai cortesi nostri Associati la pubblicazione di lettere inedite, rare od ignote di celebri professori di musica, che non son più, sopra argomenti curiosi, ameni ed istruttivi, con sunti biografici intorno ai men conosciuti; di che ci sarà cortese il chiarissimo maestro Castellani

 di Modena, il quale proponevi già di

far precedere alle altre una interessantissima lettera inedita del P. Martini, sulla famosa controversia francese dei Gluchisti e dei Piccinisti. Col 1.° numero intanto si dà in dono ai signori Associali il fac-simile di due lettere di Nicolò Paganini e del suo tema sull’aria del popolo genovese, Barucabà. Più lardi essi avranno il secondo dono di una composizione di Nicola Vicentini, trascritta in caratteri musicali moderni, la quale gioverà, fra le altre cose, a convalidare quanto asserì, nell’articolo biografico di questo distinto maestro, il nostro collaboratore signor Caldani sunnominato. Il pezzo che promettiamo è tratto dall’antica musica, ed è un vero modello di genere cromatico, come il perfezionò il Vicentino. Il numero primo del 1852 viene spedilo a tulli i signori Associati attuali, i quali si riterranno ancora per abbonali alla Gazzella Musicale se non rimanderanno il numero stesso. periodici nell’interno della monarchia; il che, come fu altra volta notalo, renderebbe di grave dispendio l’invio della Gazzella inimicale fuori di Stalo, ove F editore non si assoggettasse sino da questo momento a tali sagrifici che valgano a non defraudare di questo giornale, consacralo ad un’arie che tanto onora l’Italia, i lettori dimoranti fuori della monarchia austriaca. Invece adunque di aggravare gli abbonali all’estero di una lassa proporzionale di porlo, che per molti sarebbe incomportabile, l’editore si limila ad un tenue aumento di spedizione, nella suddetta misura. ASTRUSITÀ MUSICALI Duri ed astrusi sono i primordi in tulle le professioni; nè bastano lo studio, la buona volontà, la pazienza ad uscirne, ove, più ch’altro, Fortuna non sostenga e non protegga il novizio nell’intrapreso cammino. Come il bambino non muove sicuro i suoi passi senza sostegni, e non ripara la testa contro le sue frequenti cadute senza cercine, così il giovane che si pone in carriera di esercitare un’arte, una professione non può procedere innanzi senza appoggi e senza difese. - Tutto dipende dall’ingegno, dicono alcuni; moltissimo, noi soggiungiamo, anche da quelle stelle contro le quali si scatenano tante volle gli eroi del Metastasio. La professione del maestro di musica è una delle poche a cui la tolleranza delle nostre leggi civili conceda piena libertà d’esercizio; da ciò forse quei reggimenti inorganizzati di compositori che fanno guerra, più che alle nostre orecchie, ai veri interessi dell’arte, diventala perciò non più arie d’ispirazione ma di mestiere. Per quanto ci sentiamo inclinali a lasciar sgombro d’ogni inciampo il sentiero ai talenti musicali, confessiamo peraltro che una qualche regola di moderata restrizione non sarebbe inopportuna, poiché come una prima prova fallila può inaridire ad un trailo i germi di una rigogliosa vegetazione, così una prova il cui buon successo fosse dovuto agli intrighi può sviluppare nei giovani una confidenza, un orgoglio egualmente deplorabili. Che una caduta, anzi un capitombolo non sia impossibile anche con leggi provvidenziali le quali non consentano ai maestri di scendere nell’agone se non dopo di aver misurate e sperimentale le loro forze, gli è ciò che non vorremmo negare; sarebbe però sempre un guadagno ove si rendessero con tal mezzo meno frequenti i rovesci e i disinganni. Ripetiamo del resto, che l’influenza degli astri non è straniera alla sorte propizia od avversa di un compositore di musica; il che potrebbe formare argomento di un articolo di astronomia musicale. Sommi ingegni dell’età nostra (forza dei tempi, dei luoghi, delle circostanze) non sono mai arrivali a dar mano a un dodicimila franchi per uno sparlilo. È nolo quali compensi avessero, prima di andare in Francia, dei loro capo-lavori Rossini e Donizetti; altri per lo contrario hanno trovalo, sino dai loro primordi, non diremo poeticamente un