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GAZZETTA MUSICALE DI MILANO 425 gaglio di una dozzina di operette nuove; e per topaja si fa molte illusioni; in fatti annunzia che le rappresentazioni avranno possibilmente luogo nei giorni di riposo della Scala! Pare un indovinello, tanto la cosa è bizzarra, ma pensandoci molto si capisce il pensiero gentile di permettere alle signore le quali hanno la debolezza di preferire la Scala al teatro Santa Radegonda, di assistere anche all’operetta! Il teatro Milanese cucina sempre VAnnada in umici, che dicono un intingolo saporito! Parlando della Scala ho dimenticato di dire che anche nel ballo sono avvenuti dei malanni. Non già nei Selle Peccali, i quali, per grazia di Dio, sono sani e vigorosi, ma nella persona della prima ballerina assolata di rango francese, la signora Assunta Gamberini, che fu sostituita dalla prima ballerina assolala di rango francese, la signora Giuseppina Engelmayer. Non ei é altro. S. F. ALLA RINFUSA Q Franz Liszt aderì all’invito fattogli dal Comitato Beethoven a Vienna, di prendere parte al concerto a beneficio del Monumento Beethoven, non accettò però l’incarico di comporre una cantata per questa occasione. Al teatro Nazionale di Berlino fu rappresentato un dramma, Cristina di Svezia, del principe Giorgio di Prussia, sotto il pseudonimo di G. Conrad, con musica di Teodoro Bradsky. Gran successo, malgrado la debole esecuzione della parte musicale. Il duca Giulio Litta ha dato incarico al valente poeta Emilio Praga, di scrivergli un libretto, togliendo l’argomento dal Decamerone di Boccaccio. L‘egregio maestro A. Mercuri, è intento a scrivere una nuova opera col titolo: L’abate di Mommaggiore. Il libretto è dal nostro Ghislanzoni. V Scrive il Trovatore: Al nostro facetissimo amico maestro Braca è accaduto. testò in Ispagna, un grazioso fatterello. Nell’andare a Saragozza, fu arrestato dalle bande Carliste, che lo avevano scambiato per Salamanca, uno de’ più opulenti banchieri spagnuoli. Quando il Braga fu arrestato dai Carlisti, pei’ provare che egli non era punto il creduto banchiere, ha dato un Concerto di violoncello; ma mentre stava suonando, ecco arrivare le truppe reali, le quali, essendo in numero maggiore, circondarono il nemico fecero tutti prigionieri, e creduto il nostro Concertista della banda (anche perchè per aver perduto il suo cappello erasi fatto dare un berretto de’ Carlisti), fu preso e sarebbe stato fucilato senza l’intromissione del vescovo di Saragozza, per cui il Braga aveva una commendatizia. Il teatro di Perugia, che ora si sta restaurando, verrà inaugurato nel venturo estate. I palchettisti del Teatro Sociale di Treviso, hanno deciso di tener chiuso j quel teatro nel prossimo carnovale! Scrive il Trovatore: Nel prossimo carnevale al teatro S. Radegonda verrà probabilmente rappresentata dalla compagnia francese Grégoire, un’operetta di un maestro di Milano (che non possiamo ora nominare) un’operetta originale, perchè ogni personaggio canta in una lingua differente, il soprano in francese, un altro soprano in ispagnuolo, il tenore in italiano, il baritono in inglese, e il basso in tedesco. Abbiamo parlato nel passato numero della bizzarra causa intentata al signor Avrillon da uno spettatore che non avea trovato posto in teatro Sappiamo ora che il Tribunale di Commercio di Bruxelles, ha pronunziato la sentenza che condanna l’impresario a pagare al sig. Gewerd (questo è il nome dell’attore) la somma di 5 franchi chiesta a titolo di danni ed interessi, più alle spese del processo. Siffatta decisione è conforme alla giurisprudenza francese. Paolina Lucca, per le prime 14 rappresentazioni, a cui prese parte in Nuova-York, percepì oltre 30 mila dollari, ossia la bagatella di 150 mila franchi. A Chicago si va per le spiccie. In 36 giorni fu fabbricata la nuova accademia di musica nella stessa area che occupava prima. Non ei volle maggior tempo per ricostruire il teatro Gardner capace di 1300 persone. Altri tre teatri sono in costruzione, e presto si darà mano ad un quarto che porterà il nome di Opera Hooly’s. Inoltre molti teatri d’opera tedesca, sale di; musica e di ginnastica sono sorte come per incantesimo, tanto che in breve non apparse più traccia del terribile disastro recente. V L’accademia di canto di Magdeburgo ha eseguito al teatro la Torre di Babele, opera religiosa di Rubinstein, interpretata da 2C0 esecutori. Riccardo Wagner ha vietato formalmente la rappresentazione sul teatro di Berlino, del Tristano ed Isolda, per la ragione che non v’ha in tutta Berlino - a parer suo - un direttore d’orchestra capace di dirigere il suo spar! tifo. Che ne diranno i due primi Kappellmeister di S. M. Guglielmo, essi appunto che si posero alla testa della società fondata allo scopo di propagare! la musica dell’avvenire? Lo stesso Biilow non è trattato meglio dal riformatore il quale lo trova sufficiente per dirigere le masse istrumentali, non abbastanza per dirigere le voci. La figlia del sonatore, di Rheinberger, la cui prima rappresentazione doveva aver luogo alla fine di novembre a Monaco, fu differita. Le rappresentazioni d’opera tedesca al nuovo Terrace-Garden-Theater a Nuova-York ebbero principio il 18 novembre col Trovatore di Verdi. L anniversario della nascita di Beethoven, che ricorreva il 17 corrente fu celebrato al solito con un bellissimo concerto in casa del valente dilettante di musica, il signor Alessandro Poss. Non furono eseguite che composizioni di Beethoven. — I professori Luca Fumagalli, Appiani, Fano, Truffi, e il nostro collaboratore Filippi gareggiarono nel farsi applaudire. Fu una bellissima serata. Oggi alle ore 2 pom. nella Sala del R. Conservatorio, la signorina Emma Fumagalli, figlia al celebre pianista Adolfo e pianista valente ella stessa, darà un concerto, a cui prenderanno parte vari egregi artisti. — CORRISPONDENZE TORINO, 19 dicembre. Ultimo Concerto popolare — Marta allo Scribe — Il Folletto di Gresy al Balbo — Offenbach al teatro Carignano. Il successo economico-finanziario del quinto ed ultimo Gran Concerto Popolare ha superato tutte le previsioni: poco prima che Pedrotti desse il segnale dell’attacco il vasto ambiente del teatro Vittorio rigurgitava di spettatori e si aveva dovuto cessare la vendita dei biglietti rimandando molta gente per assoluta mancanza di posto. Fatto questo, il quale viene a confermare l’esito soddisfacentissimo dei concerti precedenti ed incoraggiare la Commissione Promotrice a volerne preparare una nuova serie per l’anno prossimo. Confesso il vero, io dubitava assai che gente usa agli spettacoli scenici, avvezza alla musica sinfonica solo nelle sale, potesse ridursi a chiudersi di giorno in un teatro a sipario calato, e stare per quasi due ore in viva attenzione ad un capo d’orchestra senza alcun sussidio di scene, di decorazioni, di vestiari, di un’azione qualunque non esclusa quella di servire, come nei palchetti, di spettacolo e di spettatore. La cosa invece si è avverata non solo, ma di mano in mano ad ogni concerto in proporzioni maggiori a tutta lode dei promotori, del Pedrotti e dei valenti professori d’orchestra. La novità più attraente di questo Gran Concerto è stata la sinfonia dell’opera Guerra in quattro di Pedrotti, un vero gioiello tutta melodia e ispirazione, tutta freschezza ed eleganza, che si ebbe fra le più vive dimostrazioni l’onore della replica; quei due canti cosi spontanei ed affascinanti che ingemmano l’adagio e l’uno serve all’altro di contrappunto, maniera questa che credo propria del Pedrotti, ovvero da esso usata in più larga misura, sono di un effetto graziosissimo, come è sovranamente ) bella la frase melodica che domina nell’allegro e riesce brillante la chiusa, ossia stretta finale lavorata con magistrale perizia. La sinfonia dell’opera Mignon, venendo dopo questa del Pedrotti, parve scolorata e nell’insieme sconnessa, quantunque l’adagio affidato ai violini ed eseguito stupendamente, abbia fatto tanta impressione da volersene da molti la replica, anche forse per poterla meglio comprendere, e gustare. L’altra sinfonia replicata fu quella di Nicolai nell’opera Le allegre Comari di Windsor, che. già aveva ottenuto lo stesso onore al quarto Concerto. Si doveva eseguire anche la sinfonia del Guglielmo Teli, ma per accertata malattia del professore d’oboe e corno inglese vi si è dovuto rinunciare e sostituirvi quella del Reggente di Mercadante. La Canzonella, scherzo del quartetto, opera 12 di Mendelssohn, eseguita da tutti gli strumenti d’arco, ha