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Libro terzo 153


samente; ma se il braccio amputato è il destro, per chi non sa colpire con la sinistra?...

Un occhio solo è sufficiente per potere ben mirare e colpire l’avversario.


XI.

Sostituzioni.

Nota. — L’uomo, considerato in sè, è un essere morale, il quale, operando per ragione e volontà libera, deve per propria efficienza attuare ciò che ha rapporto con l’armonia della sua vita; e perchè egli è un ente morale, ed ha in sè la ragione sufficiente delle proprie determinazioni, ha pure la responsabilità degli atti propri; per cui le offese essendo personali, è naturale che personalmente si devono vendicare.

La sostituzione, pertanto, nel duello si accetta come fatto eccezionale, consigliato da forza maggiore, o per evitare guai più gravi; perchè se l’offesa deve cancellarsi col sangue, non è certo con quello di un terzo, che si potrà cavallerescamente raggiungere lo scopo.

L’injure est personnelle et ne peut être relevée que par celui qui l’a reçue (Tavernier).

Nelle consuetudini del duello nulla essendovi di assoluto, così questa, come tutte le altre regole cavalleresche fin qui espresse, ha le sue eccezioni degne di un esame profondo e pratico, perchè si basano essenzialmente sul principio morale e particolare al quale s’informa la cavalleria.

Ora, siccome il principio morale di essa è di risolvere le vertenze d’onore con mezzi pacifici e civili, ne consegue che il mezzo migliore più logico, più pratico e onesto non è quello di discutere sui diritti di sostituzione, ma