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Pagina:Gelli - Venti vite d'artisti, 1896.djvu/27

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stima era allora l’arte della pittura. Morì in Firenze et fu onoratamente seppellito in santa Maria novella nella sepoltura loro, et lasciò tre discepoli valentissimi de’ quali tratteremo ora.


Antonio fiorentino, chiamato da Siena e da Vinegia.


Fu discepolo di Agnolo Gaddi uno Antonio da Firenze, ma chiamato da chi da Siena e da chi da Vinegia perchè dipinse assai in que’ luoghi. Costui fu assai buono maestro, et di sua mano quello arco nel chiostro di santo Spirito, nel quale è il miracolo de pani e de’ pesci, et alcune cose in santo Antonio al ponte alla Carraia, e a Pisa in Camposanto la istoria di san Rinieri.


Masolino.


Fu ancora suo discepolo Masolino il quale dipinse la sala degl’anni a Roma, et nel Carmine nel pilastro della cappella de’ Serragli un san Piero, et nella cappella de’ Brancacci la volta; et fu tenuto assai buon maestro.


Andrea di Cione chiamato l’Orghagna.


Andrea di Cione da Firenze sopradetto l’Orghagna fiorì ancora egli in questi tempi e fu molto stimato nell’arte della pittura e discepolo ancora egli di Agnolo. Dipinse costui la cappella maggiore di santa Maria novella, che era allora de’ Sassetti, e la tavola di quella, la quale è oggi nel capitolo di detti frati, la quale feciono dipoi scancellare i Tornabuoni quando