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(che doveva essere IX e beato), di quell’isolamento e di quella tranquillità, condivisa dalla sposa diletta, lungi dalla fastosa e disordinata Corte dei suoi genitori, duca Lodovico I ed Anna di Cipro.

Fu allora che il futuro Luigi XI, che aveva sposata Carlotta, sorella di Amedeo, avrebbe voluto stabilire degli intimi rapporti col suo due volte cognato, tanto più che egli era in quell’epoca come fuoruscito dal regno, e disposto perciò a portarsi ove meglio gli tornava. Non tardò però ad accorgersi della insormontabile barriera che gli opposti sentimenti morali ed i principi politici che li dirigevano innalzavano fra loro, e desistè dal suo proposito.

Il Delfino di Francia, senza aver nessuna ragione di lamentarsene, era in guerra aperta col padre; mentre il Principe di Piemonte, sopraffatto dal dolore alla vista dei disordini che il suo genitore tollerava, se ne rammaricava fra se, facendo caldi voti pel termine dei pubblici mali, incapace però di alleviarli come di aggravarli, e tenendosi estraneo ai dissensi, ai torbidi, alle guerre intestine che agitavano la Savoia e il Delfinato.

Amedeo divenne Duca nel 1465, allorché era già padre di vari figli, ed anche Luigi XI salì al trono all’incirca in quel medesimo tempo. Ammalato però, e per questo inetto al governo, non andò guari che il Duca di Savoia conobbe l’intervento di Yolanda necessario negli affari, e sapendo quanto essa riuscisse ad accoppiare le virtù famigliari alle politiche, la nominò