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In ogni famiglia, e specie in quelle che vantano origini tanto remote, e posizioni potenti ed eminenti è impossibile non intervenga l’elemento straniero; e in quella di Savoia, come in alcune altre della sua nobiltà e antichità, molte altre case e stirpi sono venute a fondersi, dirò così, a portarvi il loro contingente, perchè essa sola, mentre tante fra loro declinavano e si estinguevano, si mantenesse a quella elevatezza d’onde giammai non discese, ma dalla quale, invece, sempre più s’innalzò. E questo contingente fu la donna che lo portò, la donna che, in qualunque classe, in qualunque sfera, è sempre l’educatrice, l’ispiratrice dell’uomo.
Ma delle virtù, specie delle modeste, poco tien conto la storia, che le infamie tutte raccoglie e commenta, con profusione di dettagli; sicché scarsi sono i dati che delle Principesse di Savoia essa ci offre; e appena appena, monna Clio ce ne parla a proposito di matrimoni, di nascite e di morti!
Risalire il passato, raccogliere le tradizioni, scrutare nelle antiche cronache e nei ricordi privati, onde trovare il filo atto a ricostruire le vite di queste donne, collegarlo a quanto di esse ci è già noto, per mezzo appunto della storia, o di recenti parziali pubblicazioni, e comporne una serie che tutti possano aver sottomano, è il compito che mi sono prefissa in questo libro.
Non mi nascondo che tale compito è arduo e audace; ma siccome io non mi ci sono applicata con baldanza, ma soltanto con buone intenzioni e buona volontà, spero, in ogni caso, che mi si vorrà tener conto di questo.
L’Autrice.