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ancora le sarebbero stati tanto utili i suoi consigli; e quando due anni appresso le morì la suocera, con la quale non era mai stata in gran dimestichezza, chi sa per qual contrasto di affetti, essa ne fu tanto scossa che i medici le consigliarono l’aria d’Italia, e cominciò a ventilarsi l’idea di mandarla alle terme di Battaglia, nel Veneto. Essa ne fu tutta felice, perchè sperò così di rivedere anche il Piemonte.

Un viaggio fatto in quelle provincie italiane da suo cognato Massimiliano, e le impressioni che esso ne riportò, fecero finalmente determinare quella sua gita.

Partirono, la Corte ed il seguito, il 15 aprile 1667 e giunsero a Padova il 16 maggio; ma la guerra, ricominciata tra Francia e Impero, impedì ad Adelaide di tornare in patria. Essa ne fu tanto desolata, che suo fratello si decise a muoversi lui; visitando Venezia e l’arsenale, sotto il nome di marchese di Susa, col pretesto di una visita al santuario di S. Antonio, di cui si diceva devotissimo, andò a Padova, ed è facile immaginare la gioia provata dall’Elettrice nel rivederlo!

La Corte bavarese abitava allora il Cataio, castello sui colli Euganei, vicinissimo alle terme di Battaglia, visitatissimo nella stagione estiva, assai popolato, e proprietà prima dei marchesi Obizzi, poi del Duca di Modena, ultimo rampollo di essi 1.

La famiglia bavarese lasciò in questo luogo splendi-

  1. Adelaide era venuta al Cataio per ricuperare la salute; ed un’altra principessa di Casa Savoia, 200 anni dopo, vi ebbe invece la tomba. E questa fu Beatrice, figlia di Vittorio Emanuele I e moglie del Duca di Modena, la quale vi mori il 29 gennaio 1846.