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della sua mano. Giovanna era stata in quel tempo fidanzata al principe Carlo di Lorena, ma quella passione aveva dovuto essere sacrificata a ragioni di Stato, sicché quando l’ambasciatore del Duca di Savoia giunse a Parigi, nulla sì oppose a che egli vi fosse accolto con ogni simpatia.

Maria Giovanna Battista era nata l’aprile 1644, da Carlo Amedeo di Savoia, pronipote di Filippo senza terra, creato duca di Nemours da Francesco I, e da Elisabetta, principessa Vendóme. Suo padre era stato ucciso in un duello, dal cognato duca di Beaufort, e con lei e la sorella Elisabetta, che sposò l’anno appresso Alfonso Re di Portogallo, estinguevasi il ramo di Savoia-Nemours.

L’inviato di Carlo Emanuele a Parigi, si recò anche a visitare personalmente la principessa nel convento della Visitazione, in via S. Antonio, dove si era da qualche tempo ritirata; ed essa, informata già della vedovanza del cugino, schiettamente disse all’ambasciatore che da quel momento essa aveva perduto il sonno e l’appetito e viveva agitatissima, e che soltanto allora sperava di ritrovare la sua calma.

Però aveva fretta di giungere a Torino, e vi giunse colla madre l’8 maggio 1665. Giovanna aveva rinunziato alla sorella i suoi diritti sul ducato di Nemours e sul contado di Gisars, ed Elisabetta aveva rilasciato a lei i domini feudali del Chiablese, del Fossigny e di Beaufort, che così ritornavano alla Casa di Savoia.

Il matrimonio, con le solite splendide feste, e molti